Tennistavolo, Open di Slovenia: oro per Rossi e Parenzan

Rossi ha trionfato in classe 1-2, Parenzan nella classe 6

  • Categoria: Sport
  • Data: 09.05.24
Tennistavolo, Open di Slovenia: oro per Rossi e Parenzan

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Lo Slovenia Para Open si è tinto d’azzurro, grazie ai trionfi di Giada Rossi e Matteo Parenzan, che hanno confermato gli esiti delle finali mondiali di Granada 2022, imponendosi in modo ancora più netto.

Sono terminate in gloria le gare di singolare per l’Italia guidata a Lasko dal direttore tecnico Alessandro Arcigli e dai tecnici Massimo Pischiutti e Hwang Seunbit.

In classe 1-2 Rossi ha battuto per 3-0 (12-10, 11-8, 11-5) la coreana Seo Su Yeon. In avvio ha recuperato da 1-4 a 7-4, è stata a sua volta superata (7-8), dal 9-9 si è procurata un set-point e lo ha mancato. Al secondo (11-10) è andata a segno.

Nel secondo parziale l’atleta di Zoppola si è portata sul 3-1 e dal 4-3 ha allungato sull’8-3 e sul 10-4. Alla quinta opportunità, al rientro dal timeout, ha completato l’opera. Alla ripresa del gioco la tendenza non è cambiata (4-1). Rossi è stata riavvicinata (4-3) ed è ripartita sul 6-3 e dal 6-4 sul 9-4. Ha avuto cinque match-point (10-5) e al primo ha esultato.

Parenzan in classe 6 ha sconfitto per 3-0 (11-9, 11-9, 11-5) il thailandese Rungroj Thainiyom. Dal 5-3 si è trovato indietro (5-6) e nel prosieguo si è lottato punto a punto fino al 9-9. Gli ultimi due scambi sono stati del triestino, che nella seconda frazione è scattato sul 4-1 e dal 7-3 è stato raggiunto (7-7). Ha trovato la forza per salire a tre set-point (10-7) e per concretizzare l'ultimo.

Dopo il cambio di campo, l’asiatico ha replicato (3-0) e Parenzan lo ha agganciato (3-3) e dal 5-5 ha effettuato una fuga irresistibile verso la vittoria, festeggiata alzando la braccia al cielo.

«Il torneo è stato molto difficile - spiega Parenzan - anche perché venivo da un periodo in cui, a causa della sconfitta di Lignano Sabbiadoro, avevo perso un po’ di sicurezza. Pian piano durante la gara sono cresciuto molto e il set a mio parere decisivo è stato l’ultimo contro lo svedese Azulay nei quarti di finale. Ero molto concentrato e ho sbagliato pochissimo e quel parziale mi ha trasmesso una fiducia incredibile e mi ha permesso di arrivare con grande slancio in semifinale, dove mi sono preso la rivincita su Perry, e in finale. Con Thainiyom è stata una partita complicata, lui ha un palmares lunghissimo e ha disputato moltissimi incontri importanti. Sono riuscito a giocare bene e sono molto soddisfatto. Era proprio ciò che cercavo e che volevo. Nonostante i molti errori commessi delle prime partite nel girone, sono riuscito a rimanere molto solido di testa e positivo, per cercare di portare più vittorie possibili a casa. Più felice non potrei essere. Lasko è un appuntamento cui sono legatissimo, un po’ come il Roland Garros per Rafael Nadal. Me lo sono aggiudicato per il quarto anno di fila ed è qualcosa di straordinario. Sono contento soprattutto per avere confermato a me stesso il mio valore e per avere capito che una sconfitta non è la fine di tutto e che si può ripartire con grande convinzione».

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