Sono settimane particolarmente piene per lo staff di Agitamus che a volte deve farsi in tre per garantire la presenza nelle varie presentazioni tra i ventisei istituti comprensivi distribuiti in varie plaghe isolane. Il progetto supportato dalla Regione Sardegna e che crea commoventi empatie tra alunni e atleti paralimpici si basa anche sul libricino scritto dallo psicologo Manolo Cattari che di Agitamus ne è il massimo coordinatore.
Il vice presidente CIP Sardegna Paolo Poddighe dà il via alla serata
E la scorsa settimana a Sassari si sono accalcati in duecento per assistere alla singolare rappresentazione che ha condensato i significati del racconto di un girasole che si sa brillantemente adattare ad una situazione che lo vede repentinamente impossibilitato a svolgere il suo canonico ruolo. Così come fanno i superlativi atleti paralimpici che puntualmente lasciano di stucco i piccoli discenti di Agitamus per come sanno districarsi autonomamente nei loro percorsi esistenziali quotidiani.
Manolo Cattari Foto Giuseppe Fozzi
Non sono mancati i colpi a sensazione nell'appuntamento organizzato da Monica Pirina e Tino Marongiu, come la freccia scoccata dal vice presidente nazionale della FITARCO Paolo Poddighe che ha dato il via alla serata facendo scoppiare un palloncino. Il noto arciere e vice presidente vicario del CIP Sardegna è in realtà colui che ha dato la spinta propulsiva affinché il disegno didattico di Cattari potesse fare breccia sulle istituzioni politiche e scolastiche. Sia lui, sia la presidente Cristina Sanna si sono rivolti al folto pubblico esprimendo l'entusiasmo per un'iniziativa che ha sicuramente fatto da cassa di risonanza alla mission del CIP Sardegna.
Latleta Nicola Azara Foto Giuseppe Fozzi
Gli effetti speciali continuano con Manolo Cattari che ha presentato e chiacchierato con gli atleti paralimpici rappresentanti le tre disabilità fulcro: il nuotatore amputato del Progetto AlbatroSS Sassari Nicola Azara, i due giocatori non vedenti di torball Giuseppe Scanu e Salvatore Cocco (Tigers Cagliari), la ballerina cieca Roberta Pinna (DanceOzieriAcademy) e il team di nuotatori intellettivo relazionali del Progetto AlbatroSS. Il tutto arricchito dalle performance interpretate dall'Associazione Teatrale Paco Mustèla, diretta da Pier Natale Sanna.
Gli atleti della Tigers Giuseppe Scanu e Salvatore Cocco Foto Giuseppe Fozzi
Per ciascuna disabilità si recitano delle poesie e dopo ogni intervista segue proiezione di un filmato sul protagonista di turno, con colonna sonora dal vivo. Lo spettacolo si giova del continuo supporto artistico di Raffaele Pikereddu (sue le raffigurazioni del libro sul girasole) che con l'ausilio di un proiettore dà una sua personale lettura su ciò che accade in sala.
Nuotatori del Progetto AlbatroSS Foto Giuseppe Fozzi
Il finale è ancor più pirotecnico con un flash mob orchestrato dalla istruttrice di danza Cristina Resta (DanceOzieri Academy) e dalla sua allieva Roberta Pinna: tutta la platea si dimena al buio con loro creando una forte e coinvolgente condivisione di stati d'animo.
Cattari dialoga con Roberta Pinna e Cristina Resta Foto Giuseppe Fozzi
“Mi sono divertita tantissimo – ha commentato a posteriori la presidente del CIP Sardegna Cristina Sanna – perché l'organizzazione dell'evento è stata atipica con tanti spunti ben articolati che hanno tenuto sempre accesa la nostra attenzione. E' stata l'occasione per conoscere tante belle persone che mi hanno manifestato inequivocabili apprezzamenti sugli effetti benefici del progetto Agitamus”.