Accordo tra CIP e NADO Italia per la delega dell'attività del doping riferita agli atleti paralimpici

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Dal 1 gennaio la NADO Italia gestirà tutta l'attività

A seguito del processo di trasformazione del Comitato Italiano Paralimpico in Ente di Diritto Pubblico scorporato dal CONI, in via di definizione (Legge Madia n. 124 del 7 agosto 2015 e Decreto attuativo deliberato dal CDM in data 25 agosto 2016 in via di approvazione), si è deciso di procedere alla sottoscrizione di un accordo tra il CIP e NADO Italia, cui delegare interamente l'attività del doping riferita agli atleti paralimpici.

Attualmente NADO Italia rappresenta l'unica organizzazione nazionale antidoping (NADO) di derivazione funzionale dell'Agenzia Mondiale Antidoping (World Anti-Doping Agency WADA), costituita in virtù della Legge 26 novembre 2007 n. 230 di ratifica della Convenzione Internazionale contro il doping nello sport, adottata nella Conferenza generale dell'UNESCO.

A partire dal 1 Gennaio 2017, l'intera attività antidoping del Comitato, compresa quella relativa alle incombenze sulla pianificazione e distribuzione dei controlli antidoping ed alla concessione delle esenzioni a fini terapeutici per tutti gli atleti con disabilità, sarà gestita direttamente dal NADO Italia.

 

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