Atletica: 10 azzurri ai Giochi di Tokyo 2020

Atletica: 10 azzurri ai Giochi di Tokyo 2020

Atletica: 10 azzurri ai Giochi di Tokyo 2020

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Dieci atleti, di cui sei donne e quattor uomini: questi gli azzurri dell'atletica paralimpica che prenderanno parte ai Giochi Paralimpici estivi di Tokyo 2020.

Oltre agli otto pass ottenuti di diritto dall'Italia, World Para Athletics ha assegnato altre due slot, una femminile e una maschile. Dei 10 posti complessivi, lo staff tecnico nazionale si riserva l'assegnazione dell'ultimo posto disponibile per completare la squadra a livello maschile dopo un ulteriore monitoraggio che verrà effettuato entro la fine di luglio.

La squadra attualmente include tre primatiste mondiali (Assunta Legnante nel getto del peso F11, Martina Caironi nel salto in lungo T63, Ambra Sabatini nei 100 T63), altri tre medagliati paralimpici tra i Giochi di Londra 2012 (Oxana Corso nei 100 e 200 T35) e di Rio 2016 (Oney Tapia nel disco F11, Monica Contrafatto nei 100 T63) e tre atleti saliti recentemente sul podio agli Europei di Bydgoszcz di giugno (Arjola Dedaj nei 100 e lungo T11, Ndiaga Dieng nei 1500 T20 e Alessandro Ossola nei 100 T63).

Il DT Duminuco dichiara: “Sulla base dei criteri approvati e resi pubblici nel mese di dicembre 2020, sentiti i referenti di settore, ho avanzato la proposta di convocazione di quegli atleti che hanno dimostrato di possedere le carte in regola per ben figurare nelle gare in programma a Tokyo. Si è trattato di un'operazione non semplice perché è sempre complesso operare delle scelte a questo livello. La squadra è composta da 6 donne e 4 uomini, anche se nutriamo la speranza di poter ottenere ancora qualche slot. Si tratta comunque di atleti di altissimo profilo in grado di competere per una medaglia o, quantomeno, per l'ingresso in finale e che sicuramente sapranno difendere i nostri colori regalandoci belle soddisfazioni. Per il settore maschile ufficializzeremo il 4° nominativo il 22 luglio in quanto si è reso necessario acquisire ulteriori elementi valutativi su alcuni atleti con prestazioni sovrapponibili, in ottica del risultato finale conquistabile a Tokyo”.

Il Presidente federale Sandrino Porru commenta: “Le convocazioni per le Paralimpiadi hanno sempre un gusto agrodolce: è una gioia e una soddisfazione dover comunicare ad un atleta la sua convocazione all'evento sportivo più importante al quale si possa aspirare. Nel contempo però si viene travolti dal sentimento di amarezza per dover escludere dalla rappresentativa tanti atleti che avrebbero ampiamente meritato di vestire la maglia azzurra ai Giochi. Questo fa comunque parte dello sport ed è nostro compito, come dirigenti sportivi, cercare di trovare altri stimoli per motivare gli atleti che rimangono a casa. Quando si vivono questi due sentimenti contrastanti si ha però la certezza che è stato fatto un buon lavoro, perché avere l'imbarazzo della scelta è sintomo di un movimento che è vivo e che fa registrare un innalzamento del livello tecnico tale da lasciare spazio alle valutazioni dell'ultimo momento, necessarie per completare la rosa. Tutto ciò è frutto di un grande lavoro fatto in primis dagli atleti e dalle società affiliate, e sostenuto da un professionale lavoro profuso da un grande staff tecnico federale, capace di motivare gli atleti sino all'ultimo, rendendoli consapevoli, in modo minuzioso e trasparente, delle scelte fatte e della loro ratio, in modo da non perdere il senso del loro percorso di crescita. Quando si parla di FISPES, la parola famiglia è sempre di casa e la miscela della serietà del lavoro unito al forte senso di responsabilità, solidarietà e reciproco sostegno fanno sì che la voglia di crescere, non solo tecnicamente ma soprattutto umanamente, continui ad essere determinante per il conseguimento dei risultati che, sono sicuro, arriveranno in modo copioso. È proprio con questa speranza e con questa certezza che saliamo sull'aereo che ci porterà a Tokyo, fieri di rappresentare tutta la famiglia della Para atletica FISPES e la bandiera italiana che il Presidente Mattarella ci ha consegnato, con grande senso di gratitudine verso tutti coloro che hanno contribuito al raggiungimento di questo traguardo. Sono certo che le gesta dei nostri atleti sapranno non solo entusiasmarci ma, soprattutto, si riveleranno volano determinante per quell'azione di reclutamento che quotidianamente promuoviamo, per rendere sempre più capillare l'offerta di sportiva a favore di tante persone con disabilità che attendono questa opportunità”.

Cinque anni fa, all'ultima edizione delle Paralimpiadi a Rio, l'Italia aveva vinto 6 medaglie (2 ori, 2 argenti, 2 bronzi) per la disciplina dell'Atletica paralimpica.

La lista completa

6 donneMartina Caironi (Fiamme Gialle): 100, salto in lungo T63Monica Contrafatto (Studentesca Rieti Milardi): 100 T63Oxana Corso (Fiamme Gialle): 100, 200 T35Arjola Dedaj (Non Vedenti Milano): 100, salto in lungo T11. Guida: Andrea RigobelloAssunta Legnante (Anthropos Civitanova): getto del peso, lancio del disco F11Ambra Sabatini (Fiamme Gialle): 100 T63

4 uominiNdiaga Dieng (Anthropos Civitanova): 400, 1500 T20Alessandro Ossola (Fiamme Azzurre): 100 T63Oney Tapia (Fiamme Azzurre): getto del peso, lancio del disco F11TBD

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