L'azzurro conquista la sua 15esima medaglia a una Paralimpiade, la 35esima per l'Italia a Rio
Leggenda Alvise De Vidi: l'azzurro scrive oggi una nuova entusiasmante pagina della sua straordinaria carriera sportiva e lo fa sulla distanza dei 400 metri di categoria T51. Il veneto, classe 1966, ferma il tempo sul 1:22.38, stabilendo il suo primato personale, precededuto, sul traguardo, solo dal belga Genyn (1:20.82) e dal messicano Navarro Sanchez (1:22.38).
Per Alvise si tratta della 15esima medaglia vinta a una Paralimpiade tra atletica e nuoto.
“Sono strafelice, è un grande risultato, portare a casa questa medaglia è straordinario. Sono sul più basso gradino del podio, ma sempre podio è. I miei muscoletti sono stati bravi, sono davvero emozionato. Ne ho vissuti di momenti così nella mia carriera ma se sono venuto qui a combattere con l'elmo vuol dire che c'è ancora qualcosa dentro. La medaglia mi ripaga di un anno difficile visto che ho iniziato ad allenarmi seriamente solo da aprile”.
“Non sono soddisfatto del mio tempo, dovevo fare almeno 1:20. Ho corso fiacco e speravo di essere più tonico ma ho avuto un problema al bicipite in questi giorni che i fisioterapisti sono riusciti ad attenuare. In gara ho visto il belga Genyn che non si allontanava troppo e questo mi ha dato fiducia, all'ultima curva c'ero anch'io. Se avessi avuto le braccia degli Assoluti di Rieti, me li sarei mangiati”.