È stato un ottimo risveglio quello della mattina di Parigi ai Mondiali paralimpici di Atletica. Nel giorno del suo 24° compleanno Ndiaga Dieng regala a se stesso il quarto posto dei 1500 T20 e ai compagni di squadra una nuova importante slot, la numero otto, per i Giochi Paralimpici del prossimo anno.
In una finale altamente competitiva il mezzofondista italo-senegalese mostra la consueta padronanza tecnica e tattica che lo contraddistingue. Già dalla partenza si mette in controllo con il primo gruppo di testa, passando sulla linea di arrivo ai primi due giri in quinta e poi in terza posizione. Alla campanella degli ultimi 400 metri, nonostante gli spintoni, si mette in scia dietro al britannico Ben Sandilands, oro in 3:52.42, quando subisce l’attacco dello statunitense Michael Brannigan che finirà secondo in 3:53.50. Il podio è alla portata ma nel rettilineo finale sbuca il portoghese Sandro Baessa che si infila e si va a prendere il bronzo (3:54.04). L’atleta del Paralimpico Difesa cede negli ultimi metri per affaticamento e si deve accontentare della quarta piazza che vale 3:54.78.
Il bronzo di Tokyo 2020 commenta così il suo risultato: “Volevo regalare a me stesso un compleanno bellissimo però è sempre una slot per l’Italia. È il quarto posto, certo senza una medaglia, ma sono contento lo stesso. Anche i miei fratellini saranno sicuramente felici. Loro sono fieri di me così come lo sono io di loro”. E sulla gara dice: “Ho sentito le gambe affaticate, ho provato a reagire, ma non rispondevano. Non so, forse perché è mattina, anche se mi ero preparato abbastanza bene su questo. Ai 600 metri mi hanno dato uno spintone, però capita in gare di questo genere”.
Subito dopo di lui, in pista, c’è Valentina Petrillo che riesce ad agguantare la finale del tardo pomeriggio nei 200 T12. Se ieri aveva vinto il suo turno di qualificazione in 25.77 con il nuovo record italiano, oggi la velocista napoletana è seconda in semifinale con il crono di 26 secondi netti. In finale si presenta con il quarto e ultimo crono, dove proverà ad avvicinare i primi tre posti che potrebbero valere la seconda medaglia per lei a questi campionati dopo il bronzo nei 400. L’atleta 49enne non può essere più felice: “Questo è un sogno bellissimo, sono contentissima. Ci credevo anche se non me l’aspettavo. Volevo questa finale. Ora darò tutta me stessa, cercherò di recuperare. Ho bisogno di tutto il tifo dell’Italia. Il mio pre-gara è fatto dalla visione del video della fantastica medaglia d’oro di Pietro Mennea a Mosca 1980 nei 200 quando in corsia otto recuperava sul gallese. Ogni volta lo guardo e oggi lo guarderò quattro, cinque volte prima della gara di stasera. Grande Pietro, il mio idolo”.
Oltre a Petrillo, la sessione conclusiva del Mondiale riporterà in pedana Giuseppe Campoccio nel peso F33, mentre in pista si cimenteranno nelle rispettive finali il campione del mondo dei 100 Maxcel Amo Manu e Fabio Bottazzini sui 200 T64, e Alessandro Ossola nei 100 T63, ultima gara della rassegna iridata.
17:30 |
Giuseppe Campoccio |
Getto del peso |
F33 |
|
17:55 |
Valentina Petrillo |
200 (finale) |
T12 |
|
18:16 |
Fabio Bottazzini |
200 (finale) |
T64 |
|
21:00 |
Alessandro Ossola |
100 (finale) |
T63 |
T42/63 |
Ogni giorno diretta TV e streaming su Rai Sport e RaiPlay dalle ore 9 alle ore 12 e dalle ore 18:30 alle ore 21:30, e sintesi della giornata di gare su Rai2 dalle 14 alle 14:45.
Foto Augusto Bizzi/FISPES