Dopo il pieno di medaglie conquistate ieri dalle azzurre, oggi si torna a gareggiare allo Stadio Charlety di Parigi, teatro, in questi giorni, dei Campionati Mondiali di atletica paralimpica.
Nel giavellotto F33, Giuseppe Campoccio, portacolori del Paralimpico Difesa, ottiene la decima posizione in una lunga finale che è durata quasi tre ore.
Il recordman italiano è il primo della lista a rompere il ghiaccio ma la serie dei suoi lanci inizia con un nullo. Il secondo tentativo è buono a 21,21, ma è nel terzo che trova la misura migliore a 22,13. Dopo il quarto non valido, nella quinta prova si avvicina per un centimetro (22,12) per poi concludere a 19,88. La sua lettura di gara è questa: “Mi sono divertito anche perché, in una categoria accorpata, io ero l'unico F33 nei mostri degli F34 che lanciano 10 metri in più. La cosa bella è stata anche rivedere i lanciatori delle altre nazioni a cui sono molto legato”.
Fra tre giorni, il 17 luglio, Campoccio sarà chiamato alla prova a cui tiene di più e dove ha maggiori chance di riuscita, il getto del peso. In questa specialità, in cui ha vinto già un bronzo iridato e un oro europeo, le probabilità di entrare in zona podio sono alte così come si augura: “Le sensazioni per la finale di lunedì sono ottime, ho lavorato bene con il mio tecnico. Ho il sogno paralimpico che è il tassello che mi manca. Non penso di fermarmi a Parigi 2024, vorrò continuare a lanciare. Sono uno che non molla mai, mi pongo obiettivi di breve, medio e lungo termine. È bello sognare, tanto non costa nulla”.
Questa sera l’Italia vedrà all’opera Marco Cicchetti e Riccardo Bagaini con l’obiettivo di ben figurare rispettivamente nelle finali del lungo T64 e dei 400 T47.