La nazionale femminile di basket sordi sale sul tetto d'Europa. Le azzurre nella finale dei Campionati Europei sconfiggono per 63-61, dopo un match combattutissimo, una Russia solida e preparata e salgono sul gradino più alto del podio.
"Un cerchio che si chiude - racconta commossa il Dt Beatrice Terenzi -, perché in casa ci siamo presentate, ai Mondiali di Palermo nel 2011, e in casa dieci anni dopo, abbiamo coronato il nostropercorso. Grazie alla Fssi per aver creduto in noi, pensiamo di averli ripagati in questi anni e soprattutto oggi che ci mettiamo al collo la medaglia d'oro".
Le atlete russe, in avvio di incontro, hanno fatto valere la loro maggior fisicità mettendo in soggezione l'Italia (10-3 al 5'). Un primo tempo tutto in salita, con l'attacco azzurro che non riusciva a sfondare, ma la difesa ha sempre tenuto e la risalita, pur lenta, è stata inesorabile (17-13 al 14') con capitan Cascio che ha dato coraggio alle compagne.
La Russia però piazza un altro break a fine 2° quarto e torna negli spogliatoi con una dote di 9 punti che pesa sul morale. Dagli spogliatoi rientra un'Italia decisa a non rassegnarsi davanti a un muro che sembrava altissimo, ma passo dopo passo alla fine riesce a scalarlo grazie ai tiri di Strazzari, alla ritrovata vena di Sorrentino e Sautariello, ma anche all'ottima mossa di coach Sara Braida che di fronte ai colossi russi sceglie la strada dei tre piccoli per velocizzare il gioco e provare a correre (31-25 al 22').
"Abbiamo dato una strigliata veemente nello spogliatoio all'intervallo e ricordato che stavano giocando una finale - rivela coach Braida -. Eravamo convinte di doverla riprendere dal punto di vista psicologico e non dal punto di vista tecnico perché le informazioni le avevano già tutte, stava vincendo la paura e una volta tornate in campo hanno dimostrato il loro valore".
La tripla di Viola Strazzari sigla un -2 che dà fiducia (36-34 al 26'), poi la battaglia si fa serrata, la Russia non molla ma il gioco da tre punti di Giulia Sautariello tiene a contatto l'Italia e il terzo quarto si chiude con un solo punto da recuperare (45-44). Il sorpasso, atteso per 30', arriva ad inizio dell'ultimo periodo con Sorrentino. Poi Strazzari piazza la bomba del +4 (45-49). Si lotta davvero corpo a corpo con Noemi Viana gigantesca e generosa, sempre presenta a rimbalzo offensivo. L'Italia riesce a prendere qualche punto di vantaggio (54-60 al 37') e a difenderlo con le unghie fino all'ultimo, pur sbagliando una marea di tiri liberi. Al suono della sirena prende il via la festa. E' un oro storico per l'Italia.