I brianzoli superano in finale Bologna 31 a 27
Il successo della UnipolSai Briantea 84 Cantù a San Marino nella Supercoppa Giovanile apre ufficialmente la stagione di basket in carrozzina italiana, come ormai da tradizione. In un Multieventi Sport Domus di Serravalle come sempre gremitissimo, e alla presenza dei vertici della Repubblica Sammarinese, Cantù batte 31 a 27 i Bradipi Bologna, detentori del trofeo 2016. Per i lombardi allenati da coach Marco Tomba si tratta del secondo trionfo consecutivo, dopo il tricolore arrivato al termine della scorsa stagione. Partita equilibratissima fino agli ultimi secondi, con il lombardo Alessandro Pedron decisivo nel finale. Non basta per Bologna una bella rimonta nella seconda metà di match e un'ottima prestazione di Andrea Molaro, già nel giro della Nazionale Under 22, e di Matteo Mordenti, premiato come miglior giocatore.L'evento, come da ormai dieci edizioni, è stato organizzato grazie alla preziosa collaborazione dell'Associazione Martin Mancini. “Grazie al presidente FIPIC Zappile, il trofeo dedicato a Martin ormai da dieci anni coincide con la Supercoppa del Campionato Giovanile. Questo ci ha permesso di organizzare una grande manifestazione, una grande festa in onore di Martin, per ricordarlo come esempio anche per altre famiglie e per altri bambini con grosse disabilità e di fargli incontrare lo sport come arma di vittoria”, ha detto la signora Cristina Selva Mancini, mamma del piccolo Martin, scomparso in tenera età dopo aver appena assaggiato il mondo del basket in carrozzina grazie a Carlo Di Giusto e alla Fondazione Santa Lucia. “C'è sempre qualcosa di speciale in questo evento”, commenta il presidente Fernando Zappile al termine del match; “Il ricordo di Martin, i tanti bambini e un ambiente che sempre richiama l'ideale più puro e vero che lo sport dovrebbe sempre incarnare. Quest'anno poi la Supercoppa è stata anche occasione per una prima sperimentazione del regolamento che la Federazione ha voluto applicare anche nel campionato giovanile, per aumentarne la competitività e spettacolarità agonistica e per facilitare la formazione dei giovani giocatori, e devo dire che il tutto mi sembra perfettamente riuscito”.