Ora la sfida contro la Spagna: in palio la qualificazione ai Mondiali del 2018
Il sogno semifinale si infrange solo all'ultimo per la Nazionale italiana ai Campionati Europei di basket in carrozzina: nei quarti di finale contro la favoritissima Turchia, gli azzurri sfiorano quella che sarebbe stata una vera e propria impresa, tenendo testa agli avversari fino all'ultimo possesso e uscendo sconfitti dal campo per soli 3 punti, 63 a 66.
L'Italia si presentava a questo quarto di finale quasi come vittima sacrificale sulla strada dei turchi, capaci ieri di battere di 11 la Gran Bretagna, favoritissima per l'oro, e imbattuti fin qui nell'Europeo di Tenerife. Gli azzurri invece, reduci da una prova tutt'altro che brillante contro la Polonia, sembrano trasformati e scendono in campo senza alcun timore reverenziale: organizzazione in attacco per saltare sistematicamente il pressing avversario, ordine e cattiveria in difesa, e i primi minuti vedono un'Italia che prende addirittura la testa, guidata da un Marco Stupenengo impeccabile (5/5 al tiro nel primo quarto, 13 punti alla fine). La Turchia sembra quasi sorpresa e fatica a trovare ritmo, affidandosi principalmente alla propria stella Ozgur Gurbulak, come al solito fondamentale nelle azioni offensive turche. Qualche fallo di troppo, purtroppo una costante in questo torneo, complice anche un metro arbitrale spesso non di facile interpretazione da parte dei nostri, lanciano la Turchia in testa nel corso del secondo quarto, un vantaggio che conserverà fino al quarantesimo, pur senza mai riuscire a scappare via. Gli azzurri infatti con cuore e testa rimangono sempre in partita, anche nei momenti più difficili, merito di un quintetto iniziale che non è mai andato sotto, ma anche di una panchina che ha avuto un enorme impatto, con Carossino, Bedzeti e Beltrame in campo nella fase decisiva.
Arriviamo sotto di 1 (64 a 63) a poco più di 25 secondi dalla fine. La scelta della panchina è di non fare fallo e di forzare il possesso offensivo alla Turchia, per poi giocarsi tutto all'ultimo tiro. Purtroppo un fischio discutibile su Gumus a 2 secondi dalla fine pregiudica i piani azzurri: a quel punto non c'è più tempo per sperare, con il tiro disperato di Spanu che non vede nemmeno il ferro.
“E' stato un fischio borderline”, commenta il capitano Simone De Maggi alla fine, “e certamente perdere così fa male. Ma dobbiamo sforzarci di vedere il bicchiere mezzo pieno: abbiamo fatto una grandissima partita e il nostro obiettivo è ancora lì”. Sulla stessa linea coach Carlo Di Giusto: “Abbiamo lottato fino alla fine contro una delle favorite, contro ogni pronostico. Fin qui, eccetto la partita di ieri con la Polonia, persa per un evidente calo mentale, abbiamo fatto un Europeo di primissimo livello, dimostrando di poter essere competitivi contro tutti. Ora testa alla qualificazione per i Mondiali”.
L'Italia giocherà domani contro la perdente di Spagna – Germania il primo crossover per le posizioni dal quinto all'ottavo posto: basta vincerne una delle prossime due per conquistare il pass per Amburgo 2018.
ITALIA – TURCHIA 63 a 66
Italia (Raourahi 14, Stupenengo 13, De Maggi 10, Bedzeti 8, Papi 4, Santorelli 6, Carossino 4, Ghione 2, Beltrame 2).