Calcio a 7: Italia quinta al Mondiale IFCPF di Olbia
Nell'ultimo match, gli azzurri hanno superato l'Egitto
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Ultima partita al cardiopalma per l’Italia al Mondiale di Calcio a 7 per atleti con cerebrolesione di seconda fascia a Olbia. Dopo quasi un’ora di botta e risposta a suon di gol, la squadra di Simone Pajaro riesce ad imporsi sull’Egitto per 7-4 e conclude l’esperienza iridata con un dignitoso quinto posto alla prima vera uscita internazionale.
Nei primi dieci minuti di gioco gli Azzurri faticano a entrare in partita e risultano poco precisi nei passaggi e nelle conclusioni. Arriva così la rete del vantaggio egiziano, a cui però l’Italia risponde dopo appena 50 secondi grazie al gol di Antonio Marigliano. Nemmeno cinque minuti e c’è il raddoppio azzurro su un’azione a dir poco rocambolesca, che vede due respinte e un palo prima che Gianluca Li Vecchi riesca a mandare la palla oltre la linea della porta avversaria. L’entusiasmo viene però quasi subito smorzato dalla seconda rete dell’Egitto su una punizione diretta, che riporta la partita in parità sul 2-2.
A due minuti dal termine del primo tempo, la squadra africana segna nuovamente e si porta sul 3-2, ma un fallo di mano in area regala all’Italia un rigore che Simon Xanina trasforma in gol senza esitazione.
Al ritorno in campo la musica cambia, con l’Italia che ha la meglio sia sul piano mentale sia su quello fisico e che, dopo essere tornata in svantaggio al 4’ del secondo tempo, prende il largo: Xanina segna un gol magistrale da fuori area e Marigliano cala il poker chiudendo definitivamente la partita.
Con l’ottimo risultato di 7-4 sull’Egitto, voluto e cercato con le unghie e con i denti, l’Italia esce a testa alta dal suo primo Campionato del Mondo di alto livello, con un quinto posto guadagnato sul campo con determinazione e continua progressione.
Antonio Marigliano, grande protagonista dell’incontro odierno, commenta con queste parole la sua partecipazione alla rassegna iridata: “Sono molto soddisfatto della partita di oggi e dell’intero Mondiale. Questa era la mia prima esperienza a livello internazionale e per me è stato bellissimo essere qui, finalmente, a 29 anni. Ho provato fin dalla prima partita a fare del mio meglio con l’aiuto dei compagni che mi hanno appoggiato sempre e mi hanno dato tanta fiducia. Penso che, per essere il nostro primo evento internazionale, sia andato molto bene. Sapevamo di poterci togliere grandi soddisfazioni ed è stato così. Sono davvero felice che i miei gol siano stati importantissimi sia per me che per la squadra”.
Anche il CT Simone Pajaro plaude all’intera squadra al termine dell’ultima partita della manifestazione: “È stato un bel Mondiale con un’ottima conclusione per essere la prima esperienza iridata. Essendo nuovi come gruppo, abbiamo lavorato con tanto cuore e tanta testa. Dobbiamo crescere ancora tecnicamente e a livello tattico, ma abbiamo tempo. Essere qui ci è servito per farci trovare pronti ai prossimi eventi e a far capire ai ragazzi cosa vuol dire partecipare ad un Mondiale, perché alcuni di loro arrivavano da tanti anni senza fare attività ed altri aspettavano da lungo tempo questo torneo. Bravi ragazzi, ci hanno messo tutto quello che potevano dare e siamo contenti. È stato un torneo molto impegnativo perché ci sono squadre molto preparate e pronte. La base di partenza è buona, ora dobbiamo lavorare, lavorare e lavorare”.
Nel proprio bilancio finale, anche il Presidente FISPES Sandrino Porru esprime la sua soddisfazione: “Sono felicissimo per questo esordio di carattere internazionale che ci ha regalato una bella sorpresa da parte di un gruppo che inizialmente pensavamo fosse una squadra materasso, ma in realtà così non si è rivelato. Questo vuol dire che la passione, la voglia di fare e la determinazione ci permettono di andare oltre i limiti di una preparazione ancora un po’ precaria, dovuta ovviamente alla giovane età della nostra disciplina. Credo che sia stato un test importante non solo per il risultato in un Campionato mondiale di questo livello, ma soprattutto per far capire al nostro mondo del calcio per atleti con cerebrolesione qual è la strada da intraprendere insieme. Auspico che questa esperienza abbia un impatto ancora maggiore nella costruzione di club in Italia e soprattutto nella rivitalizzazione del campionato italiano. Ritengo che anche i ragazzi abbiano capito qual è stato il senso di questa manifestazione: non semplicemente organizzare un evento tout court, ma un’opportunità di crescita agonistica in uno scenario così importante come quello che abbiamo vissuto qui a Olbia. L’obiettivo primario resta comunque quello di dare una speranza a tanti altri ragazzi con cerebrolesione per dimostrare loro che c’è un percorso sportivo a loro dedicato, dove possono mettere in campo le loro abilità e vederle premiate tanto con risultati agonistici quanto nella vita quotidiana, per diventare anche dei grandi testimonial di una Federazione ma anche di una cittadinanza attiva”.
Foto Tommaso Pini
Partite Italia
Italia vs Scozia 0-6
Cile vs Italia 3-2
Corea vs Italia 0-5
5°-8°posto: Italia vs Danimarca 2-1
Finale 5/6° posto: Italia vs Egitto 7-4