Le Paralimpiadi di Parigi si sono concluse l'8 settembre e gli azzurri hanno ottenuto 71 medaglie in tutto (24 d'oro, 15 d'argento e 32 di bronzo). Per il nuoto è stato un trionfo assoluto, con gli italiani in piscina terzi al mondo (37 medaglie di cui 16 ori). La campionessa di Moncalieri Carlotta Gilli è stata la grande protagonista della manifestazione, grazie alle sue 5 medaglie.
Carlotta, come ti senti a distanza di qualche settimana dalla fine delle Paralimpiadi?
A distanza di settimane dico che mi sento davvero molto molto bene. Si è chiuso un cerchio e subito dopo mi sono sentito libera e felice, anche perché sono iniziate le mie vacanze!
Qual è stata la finale più difficile che hai dovuto affrontare? E quale quella in cui pensi di aver dato il massimo?
Sono state tutte difficili. Il livello si è alzato tantissimo ed è stata davvero dura.
Che cosa pensi del movimento del nuoto paralimpico in Piemonte e, in generale, in Italia?
In italia il nuoto paralimpico è una realtà perché siamo davvero forti, sia in Europa che nel mondo. Siamo la Nazionale da battere, c'è poco da dire. In Piemonte il movimento è in crescita con tante nuove società che stanno crescendo con tanti atlete e tanti atleti di talento.
A chi hai dedicato i tuoi successi di Parigi?
I miei successi li ho dedicati alla mia famiglia, con cui condivido soprattutto nei momenti difficili. Dedico le mie vittorie anche al mio staff e alle mie società G.S. Fiamme Oro e Rari Nantes Torino.
Quali sono i tuoi prossimi obiettivi?
Il mio prossimo obiettivo è chiaro ed è fuori dal mondo del nuoto: la laurea in Psicologia.