Una luce nell'acqua. Dalle difficoltà nella malattia alle vittorie nel nuoto e nella vita. È questo il titolo del primo libro di Carlotta Gilli, atleta piemontese di nuoto paralimpico che, nel corso della sua carriera, ha ottenuto diverse medaglie fra Paralimpiadi, Mondiali ed Europei e diverse soddisfazioni nonostante la giovanissima età (22 anni).
L'abbiamo contattata dopo la presentazione del volume al Salone del Libro di Torino per chiederle cosa significhi per lei questo progetto e, soprattutto, il perché abbia sentito la necessità di raccontare su carta la sua storia di vita, il suo percorso. Di mettersi a nudo completamente davanti ai lettori.
"Il libro nasce - ha commentato Carlotta - perché avevo bisogno di raccontare la Carlotta persona. In molti mi conoscono come la Carlotta atleta. La Carlotta vincente. Dalle interviste e dai momenti di visibilità che la mia attività sportiva mi concede, emerge sempre la Carlotta atleta professionista. Io volevo invece raccontare come vivo la malattia, come la affronto, come ogni giorno convivo con lei e, soprattutto, come ho deciso di affrontarla. Volevo essere uno sprone per altre persone che, ogni giorno, fanno fatica ad accettare quello che la vita ha in serbo per loro".
Poi ha proseguito raccontandoci dell'esperienza al Salone del Libro. "Essere presente alla manifestazione letteraria più importante a livello nazionale, per altro nella mia città, non può che essere una cosa fantastica. Soprattutto perché, alla presentazione, ho visto arrivare davvero tantissime persone: da amici e conoscenti fino a genitori di miei compagni delle scuole elementari, compagni di nuoto, professori, medici, parenti. Persone che, forse, mai mi sarei aspettata di vedere in un contesto come quello".
"In questo libro c'è la chiave di come superare gli ostacoli e le difficoltà. Non solo la malattia in sé - ha concluso - ma in generale quelli che sono i momenti difficili che la vita ti mette davanti e che devi, volente o nolente, affrontare per andare avanti. Credo sia un lavoro che ha davvero centrato il mio obiettivo. Dare la possibilità alle persone di leggere una storia che gli permetta di capire che, davanti agli ostacoli, si può decidere di provare a saltarli e non solo di passarci accanto".
Una storia che, ad oggi, dovrebbe essere di insegnamento per moltissime persone e che, forse, grazie a questo libro, potrà diventare uno sprone per molti giovani e giovanissimi. Non è, dunque, solamente un volume pensato per atleti o aspiranti sportivi. E' un libro di speranza e di motivazione che dovremmo, probabilmente, leggere tutti.