Convegno: "Lo Sport Paralimpico in Toscana: promozione e attività"

Convegno: "Lo Sport Paralimpico in Toscana: promozione e attività"

Convegno: Lo Sport Paralimpico in Toscana: promozione e attività...

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Pancalli: "Il CIP è una grande famiglia, in cui c'è grande condivisione di valori”.

Trecento persone hanno gremito sabato mattina la Sala Convegni dello storico e prestigioso Istituto Degli Innocenti di Firenze, dove il Comitato Paralimpico della Toscana ha organizzato il Convegno “Lo Sport Paralimpico in Toscana: promozione e attività”. Per oltre tre ore lo sport per disabili è stato al centro della scena, attraverso interventi che ne hanno sviscerato i vari aspetti. Sul videowall intanto scorrevano filmati e immagini che hanno fatto toccare ancor più con mano la frizzante attività paralimpica che si svolge in Toscana.La giornata si è aperta con i saluti delle autorità rappresentanti degli enti che hanno sostenuto l'attività del Comitato Paralimpico nel corso degli ultimi anni. Particolarmente applaudito il saluto dell'Assessore a Diritto alla Salute, Welfare e Sport della Regione Toscana Stefania Saccardi, che ha cofirmato tante iniziative del CIP, dal rivoluzionario “Progetto SportHabile”, attivo ormai da anni, al più recente “Un battito d'ali per lo Sport”, presentato proprio nel corso del Convegno: “Un progetto che vuole rilanciare l'attività paralimpica, far praticare lo sport da chi non lo pratica. Perchè lo sport è inclusione, socialità, salute, anche per chi ha delle disabilità. Per questo abbiamo deciso di finanziare il progetto “Un battito d'ali per lo sport” elaborato dal Cip toscano. Certo, in Toscana abbiamo oltre 60 centri di avviamento allo sport paralimpico, i centri Sporthabile, che altre regioni non hanno, ma questo non basta. Ci sembra importante, come intende fare il progetto del Cip, spronare i disabili a uscire di casa e a praticare una attività sportiva, facendoli affiancare da tecnici preparati e cercando di promuovere in loro l'amore per lo sport. Gli effetti positivi di un impegno di questo tipo ricadono su tutta la società. E anche – il che non guasta - sui risultati agonistici paralimpici”.Gli assessori fiorentini Sara Funaro (Sociale) e Andrea Vannucci (Sport) si sono soffermati in particolare sui Trisome Games, i primi giochi mondiali multidisciplinari per atleti con Sindrome di Down che lo scorso luglio hanno colorato una Firenze che è così diventata ancora più aperta e accogliente. Hanno portato il suo saluto anche il Presidente del CONI Toscana Salvatore Sanzo, con cui il CIP ha condiviso numerosi progetti, e Mario Papani, dirirgente di INAIL Toscana, partner di molte iniziative. L'attività del Comitato Paralimpico nelle scuole è stata ricordata dal Direttore del MIUR Toscana Domenico Petruzzo, che ha trattato il tema della presa di consapevolezza della questione della disabilità negli istituti scolastici e della formazione degli insegnanti.Ad aprire la serie degli interventi è stato il Presidente CIP Toscana Massimo Porciani che ha cominciato con un excursus sull'evoluzione storica del paralimpismo, evidenziando in particolare il lavoro svolto dal Presidente Nazionale Pancalli. La crescita del movimento nella nostra regione è stata al centro dell'intervento: da 350 tesserati nel 2007 si è passati agli oltre 600 del 2016, a cui vanno aggiunti gli atleti che praticano attraverso gli enti di promozione. Anche le società sportive che fanno attività per disabili sono triplicate nel corso del decennio, arrivando a 70. L'aumento esponenziale in termini numerici è il

frutto del lavoro di avviamento e promozione del Comitato che Porciani ha illustrato spiegando le varie iniziative realizzate, tra cui l'Albo dei Centri SportHabile in collaborazione con Regione Toscana, un unicum a livello nazionale, le Giornate Paralimpiche, sia nazionali che regionali che provinciali, un appuntamento fisso ormai dal 2010, i Campus Paralimpici realizzati col contributo di INAIL, e tanti altri progetti. Alle rimanenti criticità il CIP risponderà con una nuova iniziativa, in collaborazione con Regione Toscana: "Un battito d'ali per lo sport".

E' intervenuto poi il Prof. Giorgio Galanti, professore della Scuola di Specializzazione di Medicina dello Sport dell'Università di Firenze, che ha ricordato come l'aspetto dello sport paralimpico sia sempre più presente nell'insegnamento universitario. In medicina lo sport è sempre più considerato importante a livello terapeutico e riabilitativo, in funzione degli effetti positivi dell'esercizio fisico. Il Prof. Gennaro Testa, sociologo dell'Università di Firenze, ha trattato invece il tema dello Sport come inclusione sociale, centrando il suo intervento sul passaggio dalle pari opportunità alla pari dignità del disabile attraverso la pratica sportiva e le sue implicazioni educative, psico-sociali, culturali, ludiche e sanitarie.

Mario Papani, dirigente di INAIL Toscana, ha spiegato come l'istituto previdenziale si occupa del lavoratore infortunato e contribuisce al reintegro della sua integrità psicofisica per un tempestivo reinserimento sociale. In questo senso sempre più importante è lo sport, che INAIL supporta sostenendo iniziative condivise col CIP. Claudio Arrigoni, celebre giornalista di Corriere della Sera e Gazzetta dello Sport, nonché voce delle Paralimpiadi in tv, ha trattato il tema della promozione dello Sport paralimpico nei media, partendo dalla sua esperienza e portando esempi sulla sempre maggiore attenzione che giornali e tv dedicano al paralimpismo, campo in cui l'Italia ha anticipato gli Stati Uniti. L'uso di un linguaggio corretto, ha spiegato Arrigoni, è fondamentale per la corretta comunicazione dello sport paralimpico.

E' stato poi il turno delle atlete, cominciando dall'amazzone garfagnina Sara Morganti, che ha sottolineato come un disabile che pratica sport sia un atleta a tutti gli effetti. Centrale nel suo intervento è stata la sua esperienza, che l'ha vista trionfare più volte in numerose competizioni, ma mai alle Paralimpiadi, dove invece ha sempre avuto sfortuna, malgrado la certosina preparazione. Ha parlato poi un'istituzione del paralimpismo, Paola Fantato, la prima atleta in carrozzina, vincitrice di otto medaglie alle Paralimpiadi nel tiro con l'arco, che ha partecipato all'Olimpiade di Atlanta '96 con i normodotati: "La forza dello sport per superare i propri limiti" il titolo del suo intervento, in cui non sono mancati riferimenti allo sport come stimolo per la persona disabile. Sul palco infine l'atleta con Sindrome di Down Nicole Orlando intervistata dal Delegato FISDIR (Federazione Italiana Sport Disabilità Intellettiva e Relazionale) Toscana Alessio Focardi sull'evento dei Trisome Games, i primi giochi mondiali multidisciplinari per atleti con Trisomia 21 tenutisi la scorsa estate a Firenze con la partecipazione di oltre 900 atleti di 37 nazioni che si sono affrontati in 9 discipline diverse. Nel corso di un botta e risposta divertente, ma al tempo stesso toccante, Nicole ha parlato anche del suo rapporto con Firenze e del suo motto "Vietato dire non ce la faccio", che è diventato anche il titolo del suo libro. 

Ha concluso la mattinata l'intervento del Presidente del Comitato Italiano Paralimpico Luca Pancalli che ha parlato dello stato dello sport paralimpico in Italia e del suo futuro, affrontando vari temi, ponendo l'accento sulla svolta dovuta al riconoscimento del CIP come ente pubblico. "Il movimento paralimpico è una grande famiglia – ha argomentato Pancalli – in cui c'è grande condivisione, soprattutto di esperienze e di valori". Applauditissima la proiezione del video che racconta "Casa Italia Paralimpica" a Rio de Janeiro: il quartier generale della nazionale è stato allestito in una parrocchia, che così adesso può usufruire di strutture e servizi. "E' il mio più grande motivo d'orgoglio" ha concluso il Presidente.

"E' stata una festa dello sport paralimpico – ha commentato il Presidente Porciani a fine mattinata - e la sala gremita ha dimostrato l'interesse della Toscana per un movimento sempre più in crescita. Ringrazio tutti coloro che sono intervenuti in sala, chi si è alternato sul palco mantenendo sempre vivo l'interesse, le autorità che ci hanno portato il loro saluto e l'Istituto Degli Innocenti che ci ha ospitato in uno scenario suggestivo". 

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