La fase 2 della battaglia alla diffusione del COVID-19 è entrata nel vivo con la pubblicazione del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 26 aprile 2020. Il provvedimento in questione fissa i paletti per un lento ritorno alla normalità nel nostro Paese e per quella che è stata definita dallo stesso Presidente del Consiglio Giuseppe Conte la nuova fase di “convivenza con il virus”.
Il documento in questione introduce una nuova regolamentazione delle attività sportive. Sono diversi gli aspetti presi in considerazione: dall'attività agonistica a quella amatoriale, con uno sguardo alla preparazione degli atleti che dovranno prender parte ai Giochi Olimpici e Paralimpici di Tokyo.
Il Decreto con il comma g) conferma innanzitutto la sospensione “di tutti gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati". “Allo scopo di consentire la graduale ripresa delle attività sportive, nel rispetto di prioritarie esigenze di tutela della salute connesse al rischio di diffusione da COVID-19, le sessioni di allenamenti degli atleti, professionisti - riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP) e dalle rispettive federazioni, in vista della loro partecipazione ai giochi olimpici o a manifestazioni nazionali ed internazionali - sono consentite, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, a porte chiuse, per gli atleti di discipline sportive individuali. A tali fini - si legge nel documento - sono emanate, previa validazione del comitato tecnico-scientifico istituito presso il Dipartimento della Protezione Civile, apposite Linee-Guida, a cura dell'Ufficio per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, su proposta del CONI ovvero del CIP, sentita la Federazione Medico Sportiva Italiana, le Federazioni Sportive Nazionali, le Discipline Sportive Associate e gli Enti di Promozione Sportiva”.
Restano sospese, invece, le attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori e chiusi gli impianti sciistici.
Le disposizione, consentono, infine a tutti di svolgere attività sportiva o motoria all'aperto purché nella distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l'attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività motoria.
Ecco il testo del decreto: leggi qui