Deaflympics2021: 22 medaglie per l'Italia
Argento per le Nazionali femmnili di basket e pallavolo, bronzo per la Rappresentativa maschile di pallavolo
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Ancora soddisfazioni, per l'Italia, dai campi di gara di Caxias do Sul, in Brasile, teatro della 24esima edizione delle Deaflympcs estive. La giornata di gare ha regalato alla nostra delegazione due argenti e un bronzo, con i secondi posti delle Nazionali femminili di basket e pallavolo, e il terzo della Nazionale maschile di pallavolo.
Nel basket, la Nazionale femminile esce a testa alta. Alla fine del terzo quarto, infatti, le azzurre erano ancora in scia, sotto di appena due punti (61-59). Era cominciata alla grande (10-4) perché tatticamente lo staff aveva preparato una grande partita. Sorrentino e Sautariello ispirate trascinano le compagne poi nel secondo quarto esplode Ziccardi: la sua tripla del 39-36 manda in orbita l’Italia che viene ripresa e superata prima dell’intervallo (39-41) da un’America che capisce che c’è poco da scherzare. Tanto che si schiera a zona per inceppare l’attacco azzurro, ma fino al 28′ si viaggia appaiate (57-57) pur dovendo preservare Cascio dai falli. Nell’ultimo quarto, però, l’Italia cala vistosamente, specie a rimbalzo e consente agli Usa di fare un break che chiude la partita e spegne il grande sogno. Resta l’onore di aver tenuto testa alle più forti del mondo (91-77).
“Una sconfitta amara ma da cui usciamo a testa alta – dice Karola Ziccardi -. La gara è stata molto bella, giocata bene da tutte le ragazze: veniamo da una vittoria all’Europeo e la sfida con gli Usa è stata la conferma che rimaniamo le più forti d’Europa. Ci saranno altre occasioni per sfidarci di nuovo”.
Passiamo alla pallavolo femminile. La rivincita della finale Mondiale non premia le azzurre che sognavano finalmente di mettere sotto la Turchia. Finisce invece 3-1 per le eterne rivali dell’Italia che si mettono al collo comunque un argento che fa onore alla Fssi.
” Questo risultato non cancella la passione, la dedizione e i sacrifici che abbiamo fatto – dice Alice Tomat a fine gara -. Siamo comunque la Nazionale più vincente nella storia del volley sordi”.
Una finale cominciata in sordina (12-25 il primo parziale), poi le ragazze si riprendono ma non basta ancora per reggere il livello della Turchia che vince anche il 2° set (18-25). Ma quando sembra finita, ecco la reazione, con un cambio di inerzia che sembra promettere bene (25-21 il terzo set a favore dell’Italia) ma la rimonta non riesce. Nel 4° set le ragazze di coach Sellan tengono botta sino al 17 pari prima di cedere le armi 19-25.
“Potevamo fare molto meglio – ammette Tomat – la squadra era molto carica ma abbiamo fatto fatica dal punto di vista fisico dopo la battaglia contro l’Ucraina e nel finale siamo crollate”.
La terza medaglia arriva sempre dal volley, questa volta maschile. Dopo il terzo posto ai Mondiali, l’Italia sale di nuovo sul podio. La battaglia contro la Francia termina solo al tie break (15-10). Ma già dal primo set le emozioni erano state potenti: gli azzurri, pur superiori, non riescono a chiudere i conti e vengono riacciuffati sul 24 pari e sorpassati (25-26) ma le mani non tremano e Dell’Arte firma con un ace il 28-26. Secondo set ancora combattutissimo, l’Italia soffre ma si porta sul 24 pari prima di cedere 24-26. Bisogna ricominciare daccapo e la squadra di coach Matteo Zamponi non si scoraggia tenendo sempre in pugno il terzo set, con colpi importanti del 16enne Cavasin, e stoppando i francesi sul 25-21. Poi arriva un calo inaspettato nel quarto parziale, con ricezioni più incerte che agevolano l’attacco avversario, la resistenza dura poco e la Francia impatta (15-25). Si va al tie-break che inizia con un perentorio 3-0 a far capire che non si molla, la Francia tiene botta, ma infine crolla sotto i colpi di Zappavigna e Verdecchia che schiaccia la palla del trionfo. E poi sono solo abbracci e lacrime di gioia sul parquet del “Marco Polo”.
“Questa medaglia era nostra e non avevamo nessuna intenzione di mollarla ai francesi, che abbiamo sempre battuto e forse oggi un po’ sottovalutato – dice Riccardo Dell’Arte, ancora emozionato -. Sono da sette anni in questa squadra e oggi siamo arrivati al punto più alto, una medaglia olimpica, che dedichiamo alla Fssi e a tutti quelli che hanno lavorato al nostro fianco e creduto in noi”.