Delegazione paralimpica giapponese a Roma per studiare modello CIP
Delegazione paralimpica giapponese a Roma per studiare modello CIP
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Il Comitato paralimpico giapponese ha incontrato a Roma i vertici e i dirigenti del Comitato Italiano Paralimpico. Al centro della visita, una full immersion durata alcuni giorni, la volontà di conoscere a fondo il funzionamento del Comitato Italiano Paralimpico e le modalità di lavoro di un Ente che, secondo gli esponenti del movimento giapponese, rappresenta un punto di riferimento a livello internazionale sia dal punto di vista delle prestazioni e dei risultati sportivi che come modello organizzativo.
La delegazione - composta da Seiichi Sakurai (vice Presidente del Japanese Paralympic Committee), Masahisa Monden (member of management and performance committee) e dal coordinatore Shun Furuya – ha incontrato i tecnici della Federazione Italiana di Nuoto Paralimpico e della Federazione Italiana Sport Paralimpici Sperimentali, ha fatto visita al Centro di Preparazione Paralimpica in zona Tre Fontane e si è confrontata con la struttura amministrativa del CIP a partire dal Segretario Generale del Comitato Italiano Paralimpico Juri Stara e dalla responsabile della Preparazione paralimpica Angelica Mastrodomenico per conoscere i progetti in campo e il lavoro svolto per favorire l'avviamento allo sport delle persone con disabilità, la promozione delle sport paralimpico nelle scuole, le attività di comunicazione e la preparazione degli atleti in vista di Tokyo 2020. Nelle stesse ore i Presidenti dei due comitati paralimpici nazionali - Luca Pancalli e Yasushi Yamawaki - erano a lavoro insieme a Bonn, in occasione dell'84° meeting del Governing Board dell'IPC.
Ad attirare l'attenzione del Comitato paralimpico giapponese i risultati ottenuti a livello internazionale da alcune discipline come il nuoto paralimpico, il paracycling e l'atletica paralimpica nonché la trasformazione del CIP in Ente di diritto pubblico, una novità a livello internazionale.
“Ci riempie di orgoglio sapere che il nostro lavoro viene osservato nel mondo come un modello gestionale e sportivo. Con il Comitato paralimpico giapponese è nato un rapporto di amicizia e di collaborazione di cui andiamo fieri e che ci proietta ai Giochi di Tokyo 2020 con un respiro internazionale. Queste relazioni rappresentano un patrimonio importante per il nostro movimento nonché un arricchimento reciproco per migliorare, sempre più, le politiche sportive rivolte alle persone con disabilità e le progettualità da mettere in campo”. È quanto dichiara Luca Pancalli, Presidente del Comitato Italiano Paralimpico.