Fairplay: a Fano giornata sull’inclusione nello sport
Iniziativa del Panathlon coinvolgente e formativa con testimonial d’eccezione
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È stato un momento di contenuti importanti sotto il profilo della diffusione di valori come inclusività, fairplay e quello proposto dal Panathlon Club Fano alla Sala dell’ex Chiesa di Santa Maria del Gonfalone, dove sotto i riflettori c’era lo sport quale strumento di integrazione sociale. Coinvolgenti e stimolanti i contributi portati alla discussione dai relatori intervenuti all’iniziativa, che aveva come titolo “Fair Play-Disabilità-Inclusion”.
“Per capire quali passi da gigante ha fatto lo sport paralimpico basti pensare che le prime federazioni sportive ed associazioni sportive di estrazione prettamente paralimpica sorgevano appena 30 anni fa; esse nascevano dall’impulso di far praticare sport a persone diversamente abili – spiega Luca Svoiardi, Presidente del CIP Marche -. Oggi ci sono federazioni sportive ed associazioni sportive per normodotati che al loro interno inglobano la parte paralimpica”.
Efficacemente introdotti dal panathleta Giuseppe Pallucca, già campione del mondo ed europeo (due volte) di bocce, il capitano della nazionale maschile di sitting volley Federico Ripani, le fondatrici della selezione azzurra sorde di pallacanestro (bronzo con l’Under 21 nel 2018 a Washington negli USA; oro agli Europei nel 2021 a Pescara; argento nel 2022 alle Deaflympics di Caxias do Sul in Brasile; bronzo nella specialità 3×3 nel 2022 a Tel Aviv in Israele) Beatrice Terenzi ed Elisabetta Ferri ed il patron della ColleMar-athon (la maratona dei valori) Annibale Montanari: tutti hanno saputo attirare l’attenzione della giovane e folta platea dispensando spunti di riflessione anche toccanti e suggerimenti di grande valore umano. All’incontro, promosso dal presidente del Panathlon Club fanese Francesco Savelli e rientrante nel programma della settimana di Fano all’interno di ‘Pesaro Capitale italiana della Cultura 2024’ grazie all’assessore alla Cultura del Comune di Fano Cora Fattori, hanno assistito, tra gli altri, gli studenti delle classi terze delle scuole medie Nuti e Padalino.