"Da quando abbiamo accolto la scherma paralimpica abbiamo avuto solo benefici, in termini di risultati e di crescita", ha detto il presidente della Federscherma Giorgio Scarso
Era presente la Nazionale paralimpica al gran completo, ai lavori del convegno organizzato ieri a Modica dalla Federscherma dal titolo: "Lo sport come integrazione", cui ha partecipato anche Luca Pancalli. Guidati da alcuni video che hanno fatto rivivere le emozioni dei Giochi Paralimpici di Londra2012 e dei recenti successi della scherma paralimpica azzurra, si sono susseguiti gli interventi, tra cui quello del Direttore editoriale di Sky Sport, Giovanni Bruno: “Le Paralimpiadi di Londra2012 hanno rappresentato un grande esempio di civiltà perché - ha detto il giornalista - gli spettatori sono stati gli stessi che hanno assistito alle Olimpiadi. Questo è un grande segnale di educazione, di cultura e di civiltà. Ed è questa cultura che guida anche il giornalista sportivo. Commentare una gara di Bebe Vio (campionessa mondiale di fioretto individuale paralimpico in carica) è come commentare una gara di Elisa De Francisca. E' normale perché deve essere normale. Le emozioni che trasmettiamo non hanno bisogno di “coperte” sulle carrozzine”.
Il presidente federale, Giorgio Scarso, ha evidenziato il lavoro fatto per favorire e attuare l'integrazione nella Federazione della Paralimpica ed ha auspicato una sempre maggiore sensibilizzazione del tessuto sociale a fenomeni sportivi che sono indice, innanzitutto, di civiltà. "La scherma italiana - ha detto Scarso - da quando ha accolto l'attività paralimpica ne ha avuto solo benefici, sia in termini sportivi che di crescita dell'intero movimento. E' una strada che percorriamo insieme con il Comitato Italiano Paralimpico. Non è semplice superare alcuni ostacoli, ma qui oggi abbiamo abbattuto alcune barriere. Anche questo significa sport e soprattutto anche questa è una vittoria".