Giochi Paralimpici Parigi 2024, giorno 10: argento Morganti nell'equitazione e nella staffetta di ciclismo

L'azzurra è seconda nell'Individual Freestyle Grado I. Secondo gradino del podio per il team relay composto da Mazzone, Mestroni, Testa

Giochi Paralimpici Parigi 2024, giorno 10: argento Morganti nell'equitazione ...

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Sara Morganti su Mariebelle è medaglia d'argento nell'Individual Freestyle Grado I di equitazione ai Giochi Paralimpici Pargi 2024. La sua prova, accompagnata dalle musiche: Baby elefant walk (Henry Mancini), Sons and Lovers (Percy Faith), Moonglow (Bert Kaempfert) e Mon Oncle (Percy Faith), ha totalizzato 81,407%. Sesta Carola Semperboni su Paul (74.554). Oro alla lettone Snikus (82.487), bronzo alla britannica Durward Akhurst (77.747).

“Dico sempre a me stessa – ha dichiarato Sara Morganti, commentando la medaglia d’argento conquistata nella prova di Freestyle di Paradressage alle Paralimpiadi di Parigi 2024 - che il miglior risultato a cui possa ambire è quello di migliorare me stessa e oggi con un bronzo nella prova tecnica e un argento in quella artistica credo di esserci riuscita. Dopo le due medaglie di Tokyo 2020 (di bronzo ndr.) adesso provo grandi emozioni… sono felice e voglio godermi questo momento. Devo gioire per questo risultato incredibile, che voglio condividere, senza tralasciare nessuno, con tutti coloro che in qualsiasi modo mi hanno supportato per raggiungerlo. Non ci sono parole – ha aggiunto Morganti e non ci credo ancora. Avevo una paura terribile di portare Mariebelle, perché sarebbe stata la prima esperienza importante, anche se abbiamo vinto il Campionato d’Europa lo scorso anno. Qui a Parigi il mio cavallo, invece, mi ha ascoltato, si è affidata ed è stata fantastica”, ha concluso Sara.

La medaglia numero 65 è arrivata dal team relay di ciclismo. La squadra formata da Luca Mazzone, Federico Mestroni e Mirko Testa ha cordo in 25:16, 1:03 di ritardo dalla Francia vincitrice della gara (24:12). Bronzo agli Stati Uniti (25:50).

Il CT Pier Paolo Addesi commenta la prova dei suoi e fa anche un bilancio complessivo della spedizione: “Sono molto soddisfatto. Ci speravamo in una medaglia per chiudere in bellezza. Questa è una vittoria di squadra e per squadra intendo tutti, non solo chi corre, ma anche chi contribuisce con il proprio lavoro a rendere possibile questi risultatii, dallo staff alle società. Ringrazio Federazione e Comitato Paralimpico per il supporto. Il nostro lavoro non si esaurisce qui. Se avremo la possibilità di continuare sono certo che a Los Angeles riusciremo a portare a casa un bottino di medaglie ancora maggiore.”

Il bilancio complessivo della spedizione azzurra, per quanto riguarda il paraciclismo su strada, parla di un oro, due argenti e quattro bronzi. Come numero di metalli, lo stesso di Tokyo 2020. A questi va aggiunto il bronzo dalla coppia Bernard/Plebani su pista, per un bottino complessivo di otto medaglie.

Non nascondono la propria gioia i protagonisti di questa bella avventura partita, come ricordato, con un piccolo contrattempo. Federico Mestroni: “Una visiera mi ha fatto saltare la catena. Ho dovuto perdere qualche secondo per rimetterla a posto e questo mi ha impedito di rimanere attaccato alla coppia di testa. Nonostante tutto, però, devo dire che sono molto contento di come è andata la gara ed emozionato per il risultato ottenuto. Ringrazio tutti coloro che mi sono stati vicino nei momenti più difficili e spronato per raggiungere questo obiettivo.”

La coppia francese prende il largo nel corso della prima frazione. Luca Mazzone riceve il testimone in quarta posizione. Lo lascia a Mirko Testa in terza. L’azzurro parte subito forte e si rende protagonista, alla prima curva in discesa, di un sorpasso da ‘motogp’ guadagnando la seconda piazza. Posizione che poi conserveranno i tre azzurri nei successivi giri. Alla fine saranno staccati dalla Francia di 1'03, praticamente il tempo perso da Mestroni per rimediare al salto di catena iniziale.

Luca Mazzone: “Continuo a raccogliere medaglie ad ogni prova. Un argento che mi rende veramente orgoglioso. Quando si corre non solo per se stessi ma anche per i compagni e amici le cose sono più facili. Onore alla Francia, oggi per noi veramente imprendibile.”

Mirko Testa commenta il suo sorpasso: “Si, devo dire che mi sono divertito. Correre con i miei compagni e amici è una bella cosa e dà una motivazione maggiore. Non so se sono il volto nuovo del paraciclismo italiano, ma sicuramente io voglio continuare a crescere e vincere con questo gruppo.”

Entusiasta il presidente Cordiano Dagnoni: “Non era facile, né scontato, tornare sul podio anche nella staffetta. Il livello complessivo di queste paralimpiadi è notevolmente cresciuto rispetto al passato ma noi siamo ancora protagonisti. Ringrazio Pier Paolo Addesi e Silvano Perusini per lo stupendo lavoro che hanno fatto in questi pochi anni e sono certo che, se potremo continuare a lavorare con tranquillità, a Los Angeles saremo in grado di migliorare questo bottino.

Rispetto a Tokyo abbiamo mosso il medagliere anche nella pista. Era uno dei nostri obiettivi all'inizio del quadriennio e gli investimenti fatti per questa nuova nazionale hanno dato subito dei risultati.

Il mio ringraziamento si esende anche agli atleti, agli staff e alle società. Non è tempo di cullarci sugli allori: tra meno di 20 giorni ci sono i Mondiali e la nostra attenzione adesso è rivolta a far bene anche lì.”

 

La 5^ e ultima giornata del programma di scherma ai Giochi Paralimpici di Parigi 2024, dedicata alle gare a squadre di spada, ha visto l’Italia chiudere al 7° posto con gli uomini e al 9° con le donne.

Sulle pedane del Grand Palais nella prova maschile la squadra formata da Matteo Dei Rossi, Edoardo Giordan, Emanuele Lambertini e Michele Massa ha disputato un match di grande autorità negli ottavi di finale, battendo il Giappone con il risultato di 45-34. Carattere e coraggio non sono mancati, agli azzurri del CT Francesco Martinelli, neppure nei quarti contro la corazzata Cina che però, dopo una prima metà di assalto nel segno dell’equilibrio, è riuscita a imporsi per 45-33.

Nella spada femminile, invece, con una formazione inedita per la specialità, composta da Rossana Pasquino, Andreea Mogos e Loredana Trigilia, l’Italia disputato un ottimo incontro negli ottavi di finale contro l’Ucraina, perdendo solo nell’ultimo scorcio dell’assalto con il punteggio di 45-38.

La scherma azzurra ha chiuso i Giochi Paralimpici di Parigi 2024 con quattro medaglie. In bacheca un argento, firmato da Matteo Betti nel fioretto maschile categoria A, e tre bronzi conquistati da Edoardo Giordan nella sciabola maschile A, Bebe Vio Grandis nel fioretto femminile B e dalla squadra di fioretto femminile composta da Andreea Mogos, Loredana Trigilia, Bebe Vio Grandis e Rossana Pasquino.

Resta un pizzico (e non solo) di rimpianto per altre medaglie sfumate di pochissime stoccate, in particolare per i quarti posti (sia nel fioretto che nella spada) di Emanuele Lambertini e del team dei fiorettisti, ma il bilancio finale regala alla scherma paralimpica azzurra – guidata dal Coordinatore del settore Dino Meglio e dai CT Simone Vanni per il fioretto, Marco Ciari per la sciabola e Francesco Martinelli per la spada – il miglior risultato nella storia della FIS come Federazione integrata alle Paralimpiadi. Erano infatti ben 28 anni, dall’edizione di Atlanta 1996 (quando i podi furono nove), che l’Italia non vinceva così tante medaglie ai Giochi nella scherma in carrozzina.

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