Giochi Paralimpici Parigi 2024, giorno 2: 4 medaglie per l'Italia

Oro per Stefano Raimondi, bronzo per Monica Boggioni e Carlotta Gilli nel nuoto. Storico bronzo di Antonino Bossolo nel taekwondo

  • Categoria: Sport
  • Data: 30.08.24
Giochi Paralimpici Parigi 2024, giorno 2: 4 medaglie per l'Italia

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Arriva dal nuoto la prima medaglia, per l'Italia, della seconda giornata di gare dei Giochi Paralimpici di Parigi 2024. Alla Defense Arena, la 26enne nuotatrice lombarda centra la doppietta e, dopo il bronzo di ieri nei 200, conquista il terzo posto nei 100 stile libero S5, ripetendo così il doppio bronzo di Tokyo. Nella gara dei 100 stesso podio di ieri nei 200. Boggioni ha terminato la sua gara in 1:21.74, oro alla britannica Tully Kearney (1:15.10), argento per l’ucraina Irina Poida (1:17.37).

"Per questa medaglia ho cercato di dare tutta me stessa, cercando di rimontare nella seconda vasca. C’era anche un pochino di rabbia per la gara di ieri, perché anche se sono felicissima per il bronzo è mancato qualche metro per mettere la mano davanti alle avversarie. È sempre bello gareggiare qui, davanti a così tante persone. Anche se le due medaglie finora conquistate sono le stesse di Tokyo, sono felice perchè è difficile riconfermarsi, e il contesto, le avversarie, i tempi, sono tutti diversi. Questo sottolinea anche il percorso di crescita e il lavoro che c’è stato per arrivare qui. Tokyo mi ha lasciato tanta fame agonistica, sono stati tre anni molto intensi, nei quali non abbiamo lasciato nulla al caso. E finora sono abbastanza contenta, mancano ancora tante gare”, ha dichiarato l’azzurra, che ha vinto la prima medaglia italiana di giornata, la decima complessiva.

E' di Stefano Raimondi il primo oro della giornata. Il nuotatore veneto, l'atleta più medagliato dell'intera Delegazione Italiana a Tokyo 2020, ha trionfato nei 100 rana SB9, chiudendo in 1:05.28. Argento per il francese Hector Denayer (1:05.91), bronzo al tedesco Maurice Wetekam (1:07.04). Sesto Riccardo Menciotti in 1:10.26.

“La volevo questa medaglia, a tutti i costi, e l’ho cercata fin dai primi metri, forse un po’ troppo, infatti gli ultimi 25-15 metri non ne avevo più. Prima di partire ho pensato: ‘Se il francese è davanti lo vedo, se sta rimontando sentirò il pubblico in delirio’, e così è stato. L’ho spuntata anche questa volta!”. Lo ha detto Stefano Raimondi oro nei 100 rana SB9 ai Giochi Paralimpici di Parigi 2024. “Rabbia per il quarto posto di ieri? Me lo state chiedendo in tanti. In verità ieri non c’è stata rabbia, la gara di ieri mi ha dato più consapevolezza di tutta la preparazione e di quello fatto. E quindi oggi sapevo cosa potevo fare, ero consapevole di avere tutti i mezzi per vincere o comunque giocarmela”, ha concluso il 26enne azzurro.

Carlotta Gilli conquista la sua seconda medaglia ai Giochi Paralimpici di Parigi. La 23enne torinese, dopo l'oro vinto ieri nei 100 farfalla, porta a casa il bronzo nella finale nei 100 dorso S13, con il tempo di 1:08.08. Oro per la statunitense Gia Pergolini (1:04.93), argento all’irlandese Roisin Ni Riain (1:07.27).

“Il mio obiettivo era vincere il bronzo, sapevo benissimo che le prime due erano più forti, quelle dietro non sapevo cosa potessero fare. Era un enorme punto interrogativo, però sono soddisfatta”. Lo ha detto Carlotta Gilli dopo aver conquistato la sua seconda medaglia ai Giochi Paralimpici di Parigi, un bronzo nei 100 dorso S13. “Per ora sto bene, siamo solo all’inizio di questa lunga settimana di gare, ma posso dire di essere abituata, mi alleno per questo e cerco di reggere tutto al meglio. - ha aggiunto la 23enne azzurra - Un pubblico così è davvero bello, e pensare che ci sono tanti miei familiari e amici praticamente a bordo vasca, vista la vicinanza delle tribune, è davvero bellissimo”.

Antonino Bossolo a Parigi scrive la storia del para taekwondo italiano: il lottatore palermitano ha battuto 18-13 l'israeliano Adnan Milad nella finale per il bronzo del torneo di taekwondo K44 -63kg ai Giochi paralimpici di Parigi 2024, conquistando la prima storica medaglia nella disciplina per l'Italia. Ad assistere alla vittoria dell'azzurro dagli spalti la moglie e il figlio, oltre al presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli.

Bossolo si riscatta così dopo la sconfitta subita all'ultimo istante contro il mongolo Bolor-Endene Ganbat, numero due al mondo, nella tiratissima semifinale per l'oro. Una rivincita per Gambat, che a Tokyo 2020 - da primo nel ranking - era stato eliminato dal torneo proprio dell'azzurro.

Netta affermazione, all'esordio, per la Nazionale Italiana di sitting volley femmile. Le azzurre hanno dominato contro le padrone di casa della Francia con il punteggio di 3-0. Prossimo avversario dell'Italia la Cina, nel match in programma il 1 settembre alle 14.

Iniziata ufficialmente l’avventura della atletica italiana ai Giochi di Parigi 2024. È Arjola Dedaj l’azzurra incaricata di rompere il ghiaccio allo Stade de France, con la finale del salto in lungo T11 che la vede classificarsi al quarto posto ad appena un centimetro dal terzo gradino del podio.

Grande prestazione della portacolori dell’Italia, che sotto la guida di Alessandro Galbiati migliora il proprio primato italiano con una misura da 4,75 ottenuta all'ultimo tentativo: “Sono entrata in gara molto serena, non mi sono fatta prendere dall’ansia e per questo sono soddisfatta e ringrazio me stessa per l’opportunità che mi sono data. Migliorarsi all’ultimo salto di 20cm mi rende molto orgogliosa perché significa che la qualità c’è anche se non è sempre facile sapersi esprimere nel modo giusto al momento giusto. Anche se ovviamente fermarsi a un centimetro dal podio infastidisce, mi sono migliorata e ho fatto segnare il nuovo record italiano, per cui posso dire di essere davvero soddisfatta di noi.”
Prova che dà fiducia all’azzurra in vista dei 100 metri in cui sarà impegnata lunedì 2 settembre: “Sicuramente questo risultato fa ben sperare per la gara in pista, dove il mio obiettivo è arrivare tra i primi otto e c’entrare così la semifinale visto che per noi T11 in finale vanno solo quattro atlete. Anche in occasiona di quella prova voglio migliorare me stessa e i miei limiti, il mio obiettivo sono sempre io, non sono mai i miei avversari.”
Soddisfatto anche Alessandro Galbiati: “Sono davvero orgoglioso di questo risultato. È stata una gara difficile e lunga per via delle interruzioni dovute al rumore, ma Arjola ha gestito tutto molto bene come dimostra il primato italiano.”
In una gara caratterizzata da pioggia e basse temperature, ci ha pensato il pubblico sugli spalti a riscaldare l’atmosfera, galvanizzato da una competizione di altissimo livello culminata con il record paralimpico dell’uzbeca Asila Mirzayorova. La neocampionessa paralimpica, già argento a Tokyo 2020, fa segnare cinque salti al di sopra del precedente primato e si prende la medaglia d’oro con un altisonante 5,24. Alle sue spalle, argento per la cinese Zhou Guohua in 4,91 e bronzo per la spagnola Alba Garcia Falagan con 4,76.
La Para atletica azzurra torna domani 31 agosto per un’altra finale del salto in lungo, con Giuliana Chiara Filippi in pedana alle 11.21.

Nel tennis in carrozzina, Luca Arca è stato sconfitto al primo turno del torneo singolare maschile. Al coperto sul campo Suzanne-Lenglen del Roland Garros, il 31enne sardo, numero 37 al mondo, alla sua prima partecipazione a una Paralimpiade e unico azzurro in tabellone, è stato sconfitto in due set dall’israeliano Adam Berdichevski, numero 41 del ranking, con il punteggio di 6-2, 7-5.

“È stata una sensazione pazzesca. Prima di entrare mi chiedevo se ci sarebbe stato pubblico. Quando ho visto tutte quelle persone a tifare, per entrambi, è stato davvero incredibile, surreale direi. Non siamo molto abituati a tutta questa folla. Infatti il primo set non è andato benissimo anche per l’emozione. Nel secondo set c’è stata più partita, è stata più tirata. Ma spero che questo traguardo sia un punto di partenza, perché si sono viste alcune lacune su sui sapevo già di dover lavorare. Ma tutto sommato sono contento, perché ho vissuto un’esperienza bellissima. Sono soddisfatto. Porto a casa tutto da questa esperienza, emozioni indescrivibili”, ha dichiarato Luca Arca a fine gara. 

Nelle acque di Vaires-sur-Marne, esordio per gli equipaggi PR1 maschile e 4 CON PR3 MIX di canottaggio, che non sono riusciti a superare il primo turno delle eliminatorie e domani dovranno affrontare i recuperi per proseguire verso la finale del 1° settembre. Questa mattina il primo armo a scendere in acqua è stato il Singolo PR1 di Giacomo Perini il quale, dopo essere incappato inizialmente in un filaremo che lo ha rallentato, ha recuperato sul britannico Benjamin Pritchard, quinto a Tokyo 2020, e sul tedesco Marcus Klemp. Una rincorsa che gli ha permesso di condurre la regata per tre quarti di gara e che, però, non gli ha consentito il cambio di passo nel finale, facendosi affiancare e superare nuovamente da Pritchard che lo ha preceduto negli ultimi trecento metri vincendo la batteria. Domani alle 10.30 l’azzurro affronterà il recupero dal quale andranno in finale i primi due: in acqua con lui saranno Germania, Australia (il pluricampione mondiale e vicecampione olimpico Erik Horrie) e Giappone.
Il quattro con PR3 Misto, di Carolina Foresti, Tommaso Schettino, Greta Elizabeth Muti, Marco Frank, con Enrico D'Aniello al timone, è stato autore di una buona prima parte di gara che gli ha permesso di essere anche al comando della batteria e di rimanere il contatto con la Gran Bretagna, campionessa olimpica in carica e che oggi ha fatto segnare anche il nuovo record del mondo in 6.43.68 (il precedente apparteneva sempre alla Gran Bretagna col tempo di 6.47.29), e con la Germania. Nella seconda parte i britannici hanno aumentato il ritmo staccando gli inseguitori, con l’Italia che è rimasta alle spalle tedesche e, quindi, col terzo posto non ha superato il turno. Domani, alle 11.50 affronterà i recuperi -  i primi due vanno in finale - contro Corea del Sud, Brasile, Australia, Cina e Spagna.

È amaro il pomeriggio all’Esplanade des Invalides per i colori azzurri: di tiro con l'arco Matteo Bonacina, infatti, esce di scena nel Compound Open. E cede all’iraniano Hadi Nori, nel duello valevole per l’accesso agli ottavi: 139-141 il risultato finale in favore dell'iraniano.
Un vero peccato, anche perché l’inizio di Matteo è entusiasmante: quattro frecce scoccate e 40 punti a tabellone. Il massimo. Poi, nella parte centrale dell’incontro, il bergamasco infila una lunga serie di 9: ben otto in sequenza. E Nori ne approfitta: dopo aver chiuso sotto di due punti la prima volée, si riavvicina nella seconda (58-57), impatta nella terza (a quota 85) e sorpassa nella quarta e penultima (112-113). Bonacina non molla: nella volée conclusiva, trova nuovamente il centro del bersaglio, ma la penultima freccia si posa sull’8. E risulterà fatale.
LE DICHIARAZIONI - Pochi dubbi sul fatto che, quello con l’iraniano, fosse uno degli incroci più scomodi che potessero capitare al primo turno, se si considera lo spessore di un avversario navigato e più volte protagonista in ambito internazionale. Anche alle Paralimpiadi: “È andata male, mi dispiace - afferma Bonacina, in sede di analisi -. Non sono riuscito a mettere a frutto il tanto lavoro di questi anni. Si vede che dovrò lavorare ancora di più". Eppure l’approccio di Matteo si era rivelato impeccabile: «Forse mi sono lasciato prendere un po’ dall’agitazione e ho iniziato a girare intorno al centro del bersaglio. Anziché pensare agli aspetti da migliorare, avrei dovuto spegnere la testa e focalizzarmi esclusivamente sul tiro, come ho fatto all’inizio". Il rimpianto non manca: "In particolare per come ho gestito la parte finale. Se potessi tornare indietro, qualcosa cambierei. Ma, in sede di preparazione, ho fatto davvero il possibile per arrivare pronto".Non l’epilogo sperato, quindi, per il campione del mondo in carica (oro a Pilsen, in Repubblica Ceca, nel 2023). Tuttavia, le Paralimpiadi di Parigi non finiscono con il percorso individuale. Bonacina tornerà di nuovo in scena nel mixed team, insieme a Eleonora Sarti. L’appuntamento è per lunedì 2 settembre (ore 16.30), quando gli azzurri se la vedranno con la Malesia (Abdul Jalil, Govinda Rajan): “Ora va smaltita la delusione - conclude Matteo -. Poi, da stasera, testa al mixed team, sperando di ottenere un risultato migliore”.

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