Da Roma a Parigi: l’Italia del Tiro a Segno si appresta a vivere l’appuntamento più atteso del triennio. I Giochi Olimpici e Paralimpici di Parigi 2024 distano ormai poche settimane e nella prestigiosa location del Salone d’Onore del CONI, venerdì 12 luglio, l’Unione Italiana Tiro a Segno ha presentato, dinanzi ad autorità, partner e media, le squadre che si apprestano a volare alla volta del poligono francese di Châteauroux.
Tra le autorità presenti al Salone d’Onore, il Presidente del Comitato Italiano Paralimpico Luca Pancalli, il Presidente del CONI Giovanni Malagò, il Presidente della ISSF Luciano Rossi e il numero uno della UITS Costantino Vespasiano.
Sono tredici gli atleti italiani che si sono guadagnati il lasciapassare per i Giochi di Parigi, sette per le Olimpiadi (26 luglio - 11 agosto), record eguagliato, e sei per le Paralimpiadi (28 agosto - 8 settembre). Un risultato consistente considerando che il ciclo olimpico è stato di un anno più breve e che il numero delle carte olimpiche disponibili è stato diminuito dalla ISSF di 20 unità rispetto all’ultima edizione.
Il sestetto al via dei Giochi Paralimpici è formato da Livia Cecagallina (TSN Monza), Gianluca Iacus (TSN Candela), Roberto Lazzaro (TSN Galliate), Andrea Liverani (Fiamme Oro), Pamela Novaglio (TSN Gardone) per la carabina, mentre Davide Franceschetti (TSN Pordenone) prenderà parte alle prove di pistola.
Il gruppo che andrà a Parigi ha in Davide Franceschetti la sua stella più luminosa. Specialista della pistola, sia dai 10 che dai 50 metri, il tiratore classe ’91 ha conquistato recentemente un argento e un bronzo agli Europei di Granada.
Con lui, Andrea Liverani, bronzo nella carabina ai Giochi di Tokyo 2020, e Pamela Novaglio, protagonista nel biathlon agli ultimi Giochi Paralimpici, sono atleti che hanno maturato forti esperienze a livello internazionale. Completano la squadra altri tre specialisti della carabina, Gianluca Iacus, Livia Cecagallina e Roberto Lazzaro, tutti desiderosi di lasciare il segno sul poligono di Châteauroux.
La storia del tiro azzurro ai Giochi Paralimpici è più recente ma ugualmente carica di trionfi e soddisfazioni. L’edizione di Seul 1988 è stata quella delle prime medaglie, ben 5, tutte conquistate nella carabina: tre ori firmato dal leggendario Santo Mangano, la vittoria di Gabriele Celegato e l’argento di Rita Pieri.
Mangano riuscì a ripetersi anche a Barcellona ‘92 con un’altra medaglia d’oro, mentre ad Atlanta 1996 arrivarono altre 5 medaglie ma con nessun acuto. Dopo un lungo digiuno, il tiro a segno azzurro è tornato a far festa ai Giochi di Tokyo 2020 grazie al bronzo di Andrea Liverani, presente anche a Parigi 2024.