E' stato un anno intenso ed entusiasmante pieno di successi e novità importanti per il movimento paralimpico. Non era scontato. Le Paralimpiadi di Rio, nel 2016, avevano segnato un punto altissimo nella nostra storia. Invece è stato un anno straordinario con tante vittorie prestigiose ottenute a livello internazionale: penso, solo per citarne alcune, ai mondiali di paraciclismo, ai Deaflympics, agli arcieri azzurri, alla nazionale di basket in carrozzina, ai mondiali di nuoto e di atletica, nonché agli azzurri della scherma e a quelli del para ice hockey. Senza dimenticare gli intelletivo-relazionali, con risultati di eccellenza come quelli dei ragazzi del calcio a 5 e quelli del basket per persone con sindrome di Down. Successi che testimoniano la crescita di un movimento e il grande lavoro svolto da preparatori, tecnici, associazioni, federazioni, dalle unità spinali e dalle scuole. Ma i complimenti più grandi vanno agli atleti che sono riusciti a contagiare positivamente un intero Paese e a rompere il muro dell'indifferenza. E' stato un anno storico anche per due traguardi istituzionali importantissimi: la trasformazione del Comitato Italiano Paralimpico in Ente Pubblico e l'apertura del Centro di Preparazione Paralimpica a Roma. Grazie a queste due novità la famiglia paralimpica acquisisce maggiore autonomia e più strumenti per realizzare il proprio obiettivo che, lo ricordiamo sempre, è quello di promuovere lo sport per tutte le persone con disabilità come strumento di welfare, di integrazione e di benessere. Colgo dunque questa occasione per farvi i migliori auguri di Buone Feste con l'auspico che il prossimo anno possa portarvi felicità e serenità. Grazie, tutto questo è stato possibile grazie ad ognuno di voi.