Testimonial del Progetto ideato dal CIP, l'arciere paralimpico Oscar De Pellegrin. Vai al blog e alla pagina FB del Progetto
Il Progetto Primavera Paralimpica nasce da un'idea del CIP per potenziare il dialogo con le Unità Spinali e i Centri Riabilitativi del territorio italiano e proporre ai degenti la strada dell'avviamento sportivo quale percorso riabilitativo e motivazionale per il miglior recupero psico-fisico.
Testimonial del Progetto, l'arciere campione paralimpico a Londra 2012 Oscar De Pellegrin, che sta visitando le Unità Spinali e racconta la sua esperienza e gli incontri, in prima persona, sulle pagine del blog aperto per l'occasione.
Ad oggi, il viaggio di Primavera Paralimpica ha fatto tappa in ben 7 strutture riabilitative: lo scorso aprile San Bortolo di Vicenza, Villa delle Ginestre, Palermo e Niguarda di Milano. A maggio il Gervasutta di Udine e il Cannizzaro di Catania. Lo scorso giugno Montecatone di Imola e San Camillo di Venezia.
Prossime visite, in programma a settembre, quella al Santa Lucia di Roma, al CTO di Torino, al Careggi di Firenze, a Santa Maria della Misericordia di Perugia, poi nelle Unità Spinali di Bari e Potenza.
“PRIMAVERA PARALIMPICA”
La forza e il valore dello sport
· Unità spinali e Centri riabilitativi
Dalle esperienze acquisite in questi anni con il progetto promozionale 'Arco Senza Barriere' si è visto che, per dare continuità al lavoro svolto nei centri spinali e riabilitativi, è fondamentale costruire una rete nel territorio, che comprenda società sportive ben organizzate e tecnici adeguatamente formati.
Per questo il Progetto itinerante 'Primavera Paralimpica' si propone inizialmente di:
- Instaurare un dialogo continuo con la Dirigenza delle unità spinali e centri riabilitativi, per focalizzare la centralità dell'attività fisica e sportiva come percorso riabilitativo e motivazionale dei degenti e come ottimale prospettiva di recupero psico-fisico.
- Organizzare incontri con i degenti per portare testimonianze ed esempi concreti di sportivi paralimpici che, grazie all'attività sportiva, sono riusciti a superare le difficoltà e a raggiungere l'autonomia nella vita di tutti i giorni. Questo favorirà la condivisione e la partecipazione al progetto Primavera Paralimpica.
- Rapportarsi ai fisioterapisti e ai tecnici che operano nei centri spinali e riabilitativi, per fornire loro una formazione che porti a un corretto approccio con le persone con disabilità e a valutarne le capacità residue per poi proporre le discipline sportive più adatte a loro, oltre che a fornirgli le nozioni tecniche di base.
· Dalla pratica nei Centri a quella sportiva, fuori dai Centri
Alla fine del percorso di avviamento allo sport svolto all'interno dei centri spinali e riabilitativi è importante, anche come inserimento sociale, che i potenziali futuri Atleti inizino a praticare al di fuori “dell'ambiente protetto” dove sono stati ricoverati; organizzando pertanto, insieme ai
fisioterapisti e ai tecnici che li hanno seguiti, degli incontri presso le società sportive della zona o a partecipare a manifestazioni/eventi sportivi. Questo è anche il primo passo per creare un collegamento tra i neofiti e il territorio, con figure adeguatamente formate ad accogliere e riproporre presso le società sportive le varie discipline provate all'interno delle unità spinali e centri riabilitativi.
La Segreteria del progetto e gli operatori che lavorano nei centri, predisporranno delle schede informative con i dati della persona e le informazioni sulle attività sportive provate; questo ci consentirà di organizzare nel territorio d'appartenenza, percorsi mirati che gli permetteranno, una volta dimesso, di continuare a svolgere l'attività sportiva.
La Pagina FACEBOOK Primavera Paralimpica