Questa conclusa da pochi giorni, era l'ultima stagione agonistica dello storico sodalizio cestistico romano
Sembrano non esserci più speranze per salvare la squadra di basket in carrozzina della Fondazione Santa Lucia, il team più titolato nella storia della disciplina, in Italia. "Da anni perdura una situazione finanziaria critica - fa sapere l'Ufficio Stampa della Fondazione Santa Lucia- per le casse della Fondazione, che attualmente non riusciva più a coprire i costi per i degenti in convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale. E se il core business di una azienda ospedaliera non funziona, l'attività di mecenatismo della Fondazione, nei confronti della pratica sportiva, decade per causa di forza maggiore. Se dovessero migliorare la situazione economica, la Fondazione riprenderà l'attività sportiva come riabilitazione, ma non l'attività agonistica di vertice".
All'origine della chiusura del gruppo sportivo del basket in carrozzina, dunque, avvenuta dopo la recente chiusura del settore nuoto, la carenza di fondi alla ricerca e alla sanità della Fondazione Santa Lucia, che pregiudica l'attività no profit. Il Presidente del Santa Lucia Sport, Luigi Amadio, al proposito ha dichiarato: “Confermo che il Santa Lucia Basket non parteciperà al prossimo Campionato di Serie A. Mi stanno giungendo molti messaggi di solidarietà e di stimolo a cercare una soluzione diversa. Purtroppo una via d'uscita non c'è. La situazione economica e finanziaria della Fondazione impone a me e all'intero management di concentrare le poche risorse disponibili sulle attività fondamentali, che riguardano cura e ricerca. Chiudere la Sezione Sport della Fondazione è un trauma emotivo innanzitutto per me, ma ho dovuto farlo”.
Approfondimenti:
Il Santa Lucia esordisce nel campionato nazionale di basket in carrozzina nella stagione 1978-1979 piazzandosi al quarto posto. Nel 1980 il team gialloblù guidato da Giovanni Berghella attira a sé Carlo Di Giusto, oggi allenatore del Santa Lucia Basket e della nazionale femminile di basket in carrozzina. Solo un anno dopo, nel 1981, il giovane trascina la squadra alla vittoria del suo primo scudetto. Bisogna attendere 7 anni dopo per il primo trofeo fuori dai confini nazionali. Il team capitolino vince la Coppa Vergauwen proprio nel 1988.
Il Santa Lucia Basket inizia a consolidare il proprio nome, anche spinto dall'autorevolezza della struttura di riabilitazione che li accoglie. Il team gialloblù diventa una fucina di potenziali atleti paralimpici, cogliendo i frutti delle potenzialità riabilitative della sport-terapia.
Nel 1995 Carlo Di Giusto ottiene la carica di dirigente e riorganizza la polisportiva allargando la partecipazione e reclutando giovani talenti nei potenziali bacini d'interesse. L'indole agonistica della squadra porta il Santa Lucia Basket a competere per la Coppa dei Campioni. Nel 1998 arriva il primo trofeo di questo livello, con la vittoria a Battipaglia ai danni del Fundosa Madrid. Il 2003 è l'anno della consacrazione definitiva di quel talento che 23 anni prima entrava a far parte di una famiglia dalla quale non si sarebbe più staccato: Carlo Di Giusto diventa allenatore del Santa Lucia Basket. Nello stesso anno viene lanciato il settore giovanile, il quale porterà al primo tricolore di categoria nel 2011.
L'Albo d'oro del Santa Lucia Basket parla chiaro. 21 scudetti, 12 Coppe Italia, 4 Supercoppe Italiane, 3 Coppe dei Campioni e 3 Coppe Vergawen per la prima squadra, a cui si aggungono 2 Scudetti e 3 Supercoppe del settore giovanile. È stata fino ad oggi la squadra di Basket in carrozzina più blasonata d'Italia e tra le prime quattro in Europa, secondo il ranking ufficiale della Federazione Europea Basket in Carrozzina (IWBF)