In Kosovo la missione di pace ha il volto di un Torneo di Tennistavolo
In Kosovo la missione di pace ha il volto di un Torneo di Tennistavolo
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Lo sport delle racchette entra nella base militare del Villaggio Italia di PecPeja
Il tennistavolo è stato protagonista nella base militare di “Villaggio Italia” a Pec/Peja, in Kosovo. Infatti, dal 7 al 10 agosto, nell'ambito della visita del Sottosegretario di Stato alla Difesa, On. Gioacchino Alfano al contingente nazionale inquadrato nella NATO Kosovo Force (KFOR), è stato organizzato un torneo al quale hanno partecipato dieci militari in rappresentanza dei contingenti di Italia, Slovenia, Austria, Moldavia e Grecia, nonché una rappresentativa della Federazione Tennistavolo del Kosovo di composizione multietnica, con tre atleti di etnia kosovaro-albanese, uno serbo-kosovara, uno turca e uno bosniaca.
A dare il via all'evento il Tenente Colonnello Gianfranco Paglia, Medaglia d'Oro al Valor Militare, consigliere del Ministro della Difesa e della Federazione Italiana Tennistavolo nonché atleta di punta del Gruppo Sportivo Paralimpico della Difesa, il presidente della Federazione Tennistavolo del Kosovo, Nehat Citaku, e il tecnico Fabio Di Silvio, in rappresentanza della Federazione Italiana Tennistavolo (FITeT).
Sono stati disputati quattro gironi di qualificazione, con i primi due classificati di ognuno promossi alla successiva fase a eliminazione diretta. I kosovari hanno fatto l'en plein, arrivando tutti ai quarti di finale del tabellone, in compagnia dell'austriaco Michael Kleber e del greco Eleftherios Aiualiotis, e monopolizzando poi i posti in semifinale. Nel penultimo turno, Kreshnik Mahmuti ha superato per 3-0 (11-6, 11-5, 11-5) Leart Beqiri, mentre Baton Citaku ha rimontato da 0-2 a 3-2 (3-11, 8-11, 11-8, 11-8, 11-5) Berkan Bajmak. Grande lotta anche nella sfida per la finale, in cui il 15enne Mahmuti ha imposto al quinto set (11-9, 5-11, 11-13, 11-8, 11-9) la sua maggiore freschezza a Citaku. Terzo posto per Bajmak.
Al termine della competizione, i premi ai primi tre classificati, donati dalla Federazione Italiana Tennistavolo, sono stati consegnati dal Sottosegretario di Stato alla Difesa, con delega allo sport, On. Gioacchino Alfano, dal Comandante di KFOR, il Generale di Divisione Giovanni Fungo, e dal presidente della Federazione Tennistavolo del Kosovo, Nehat Citaku.
«Abbiamo vinto tutti - ha dichiarato il Ten. Col. Paglia - e ho promesso che tornerò il prossimo anno. Per me, che mancavo dal Kosovo da 13 anni, è la dimostrazione che le missioni servono a dare speranza. Lo sport, poi, è "l'arma" più bella, quella che unisce i Popoli. Alla fine ci si abbraccia tutti e non è un caso che ad aggiudicarsi questo torneo sia stato un ragazzo di 15 anni. Il futuro è dei giovani come lui, noi dobbiamo impegnarci affinché i suoi sogni e le sue speranze non debbano soccombere alla follia umana».
Soddisfatto anche il presidente della FITeT, Renato Di Napoli: «Abbiamo raggiunto l'obiettivo che ci eravamo prefissati, confermando che lo sport è strumento d'integrazione. L'attività sportiva, da questo punto di vista, può costituire un elemento ispiratore, capace di trasmettere un messaggio super partes: le barriere possono essere abbattute se ne esiste la disponibilità e tutti dobbiamo fare la nostra parte perché ciò accada».
L'iniziativa, che ha messo insieme il Ministero della Difesa, lo Stato Maggiore della Difesa e quello dell'Esercito Italiano, il Comitato Olimpico Nazionale Italiano, la Federazione Italiana Tennistavolo e il Comitato Italiano Paralimpico, proseguirà oggi con la presenza del tecnico Di Silvio, che per tutto il giorno coinvolgerà nell'attività pongistica i militari della missione KFOR presenti all'interno della base “Villaggio Italia”.