JESI Trentaquattro anni, cieco dalla nascita, Daniele Cassioli ha raccolto una lunga serie di successi sportivi nello sci nautico si è raccontato, ricordando l'infanzia, la dolorosa sensazione di sentirsi “diverso” e poi la voglia di affrontare la vita da protagonista"Il mio sogno sarebbe misurarmi con atleti cosiddetti normali – ha detto scherzosamente – chissà che poi non si spaventino".Tanti titoli conquistati, ma soprattutto una sfida lanciatagli dalla vita, che ha saputo superare, affrontando il buio, che è poi l'unica dimensione da lui conosciuta.sabato mattina: al Teatro Pergolesi era in programma un incontro con gli alunni dei licei Classico e Scientifico e del Tecnico Galilei.Occhi in alti, rivolti al maxischermo, ad ammirare le evoluzioni di Daniele sugli sci, in montagna, stavolta con gli da neve, alla guida di un'auto in un autodromo.E poi tanti racconti, con una non comune capacità dialettica, che ha affascinato i giovani presenti, che alla fine, incuriositi dalla sua storia e dalla sua personalità, hanno avuto la possibilità di porre domande.A fae gli onori di casaÈ stato il presidente del Lions Club di Jesi, Roberto Pacini, l'assessore allo sport comune di Jesi Ugo Coltorti e il presidente del Comitato Italiano Paralimpico marche Luca Savoiardi che ha elogiato la lodevole iniziativa Una mattina fuori dalle aule, che ha regalato ai ragazzi un'autentica lezione di vita.