Il record italiano del lancio del disco per l'atletica paralimpica parla ligure.Lorenzo Tonetto ha centrato i 47,04 metria Donnas in Valle d'Aosta. "E' stata una gara molto ventosa con condizioni difficili da gestire a causa delle folate di vento laterale che portavano fuori asse i dischi rovinando la traiettoria. Alla fine il record è arrivato, giusto merito a un lavoro di squadra portato avanti grazie al tecnico della nazionale".
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Ora l'obiettivo è puntato sugli Europei di atletica leggera paralimpica che si svolgono a Bydgoszcz, in Polonia, dal 1-5 giugno. Tonetto è pronto per la sfida: "L'appuntamento è nei piani della nostra preparazione, ci abbiamo lavorato a lungo negli ultimi mesi, la convocazione è un qualcosa di sudato e cercato. Ora spero di riuscire a ripagare la fiducia delle federazione, ottenere un buon risultato che riesca a farci avere qualche opportunità in più per ottenere nuovi slot per le Paralimpiadi di Tokyo".
Tonetto, atleta della Trionfo Ligure, sarà in gara il 4 giugno. In questi ultimi mesi il meteo non ha aiutato ma la preparazione non si è mai fermata con un'attenzione particolare all'alimentazione: "Siamo diventati una regione monsonica - spiega Tonetto sorridendo - questo non ha favorito soprattutto dal punto di vista degli allenamenti. Per quanto riguarda l'alimentazione bisogna stare sempre attenti, non superare le calorie stabilite, bisogna rinunciare al cioccolato ma si fa comunque volentieri".
L'atletica è questo in fin dei conti. L'atleta ligure ha sempre praticato sport, seppur ogni tanto qualche pausa c'è stata. Ma la passione c'è sempre stata. E dopo l'incidente del 2016 che lo ha costretto all'amputazione della gamba destra sotto il ginocchio, non ha perso tempo ed è ripartito. Tra una giornata di lavoro e l'altra il tempo per gli allenamenti non manca mai. Il sogno c'è ma non si dice. L'appello invece sì: "L'atletica mi ha salvato la vita, il consiglio che do a tutti è che se il medico lo consente di fare sport. L'atletica è spietata perché quello che conta sono i numeri, quelli delle distanze e dei tempi macitando Pietro Mennea 'soffri ma sogni'".