Mattarella consegna la bandiera agli alfieri paralimpici Sabatini e Mazzone: "Il vostro comportamento onorerà l’Italia"
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“Non faccio previsioni per Parigi, ma sono certo che impiegherete tutto il vostro impegno, la lealtà, il rispetto nei confronti dei vostri avversari, coloro che contribuiscono alla volontà di superare i propri limiti. Farete tutto questo con sobrietà e sarà la vostra prima, la nostra prima vittoria”.
Con queste parole, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha salutato la delegazione olimpica e paralimpica presenti ai Giardini del Quirinale per la consegna del Tricolore che sventolerà a Parigi 2024. “Sono il talento, la passione, i sacrifici, l’allenamento costante e faticoso, il lavoro degli staff, dei tecnici, fisioterapisti, medici, delle Federazioni, del CONI e del Comitato Paralimpico a rendere possibili i vostri successi - ha proseguito il Presidente della Repubblica –. I Giochi porteranno popolarità a discipline cosiddette minori, che tali non sono: un’offerta preziosa, ulteriore, per tutti". “Seguirò anche io intensamente, insieme a tutti i nostri concittadini, le vostre gare. Offrirete loro una quantità di prestazioni ed emozioni e, per effetto delle vostre imprese sportive, tantissimi saranno sollecitati ad applicarsi alla pratica sportiva, un risultato non secondario e affascinante di Olimpiadi e Paralimpiadi”. “In questo momento internazionale, l’Assemblea delle Nazioni Unite ha chiesto una tregua olimpica: non so se avverrà, ma il messaggio che voi lancerete sarà quello della convivenza, dell’amicizia, della collaborazione”, ha concluso il Presidente della Repubblica.
Dopo le foto di rito al Centro di Preparazione Olimpica dell’Acqua Acetosa, gli atleti olimpici e quelli paralimpici si sono spostati al Quirinale, dove Ambra Sabatini e Luca Mazzone per la squadra paralimpica, Arianna Errigo e Gianmarco Tamberi per quella olimpica, hanno ricevuto la bandiera che porteranno in occasione della cerimonia di apertura dei Giochi estivi.
“Bastano le immagini di questi atleti, insieme paralimpici e olimpici, a dare ispirazione, a rappresentare lo sport italiano tutto, Presidente – ha esordito Luca Pancalli -. Siamo a celebrare il primo momento importante da cui prende il via il nostro viaggio verso Parigi. Nostri alfieri saranno Ambra che rappresenta una stella nel nuovo firmamento del movimento dal futuro radioso e Luca, alla sua sesta Paralimpiade, grande esempio di attaccamento alla maglia azzurra, di sacrificio: loro sono il futuro, il presente ma anche la storia del movimento paralimpico”. “Un risultato lo abbiamo raggiunto: portiamo a Parigi la più grande delegazione di tutti i tempi. Credo di potermi permettere, interpretando il loro sentire, che provano orgoglio, privilegio di vestire la maglia azzurra e di onorare il Paese. Sappiamo di aver lavorato nel modo migliore possibile in questi ultimi anni: siamo studiati, analizzati, invidiati. Un secondo risultato sarà la trasmissione delle gare paralimpiche su Rai 2, canale olimpico che amplificherà lo sforzo di Raisport: il servizio pubblicherò ci aiuterà a entrare nelle case degli italiani, contaminando il nostro Paese, diffondendo emozioni. Spero di renderla ancora orgoglioso di noi, di farla sorridere. Le assicuro che i nostri ragazzi andranno a Parigi per scrivere un’altra pagina indimenticabile di storia paralimpica”- ha concluso Luca Pancalli .
“Tutto parte da qui, Presidente, dal suo affetto, dalla sua vicinanza. Non sa quanto tutto questo riempia di orgoglio i nostri atleti. A Tokyo abbiamo fatto record, andiamo a Parigi con la voglia di battere questo record e ci siamo messi nelle condizioni di farlo, sia qualitativamente che quantitativamente” - ha detto Giovanni Malagò, Presidente CONI.
“Lo sport è motore straordinario di felicità e la prossima edizione dei Giochi sarà quella dell’abbraccio, dopo lunghi anni di distanza fisica e la prima dopo l’ingresso dello sport tra i diritti costituzionali. Dico a questi ragazzi, non sentite il peso della responsabilità, nel portare la Bandiera, ma il piacere di rappresentarci”, ha detto il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi.
“La bandiera che ci rappresenta è un simbolo, ma non è solo questo. La forza interiore mi ha sempre permesso di sognare in grande: da piccola e da adulta, nella pista e fuori, nello sport e nella vita, prima e dopo l’incidente. Grazie per aver pensato a me. Prometto che farò il mio meglio” – ha dichiarato la portabandiera Ambra Sabatini.
“Dopo quasi un quarto di secolo, lo sport continua a darmi emozioni. Sono particolarmente orgoglioso di rappresentare questa squadra che a Parigi, sono sicuro, farà ancora meglio che a Tokyo. Spero di riportare a casa un pullman carico di atleti medagliati. Perché alle Paralimpiadi non basta partecipare, noi vogliamo vincere” – ha dichiarato il portabandiera Luca Mazzone.
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