Nelle ultime settimane abbiamo conosciuto meglio Gabriele Araudo, Andrea Macrì e Gabriele Lanza, tre dei quattro atleti piemontesi - tutti e tre di para ice hockey - che prenderanno parte ai Giochi Paralimpici invernali di Pechino 2022.
Oggi intervistiamo il quarto nostro atleta, Michele Biglioni, che prenderà parte ai giochi paralimpici di Pechino nella disciplina di Sci Nordico.
Anche a te chiediamo di descriverti in poche parole: chi sei?
Mi chiamo Michele Biglione, ho 29 anni e vengo da Centallo, un piccolo paese in provincia di Cuneo.
Michele, come sei arrivato ad essere chiamato per le Paralimpiadi?
Sono un atleta della Nazionale Paralimpica di sci nordico e sono arrivato ad essere chiamato per le Paralimpiadi grazie alla costanza ed il lavoro fatto in questo ultimo anno, da prima portandomi ad entrare in squadra e poi ad essere convocato per Pechino.
Cosa significa per te rappresentare l'Italia ai Giochi?
Rappresentare l'Italia alle Paralimpiadi è il frutto di tutti i sacrifici e l'impegno messo per arrivare fin qua, oltre ad essere un enorme riscatto nei confronti della vita.
Se dovessi dare un consiglio a un ragazzo o una ragazza che fa sport, cosa diresti?
Se dovessi dare un consiglio ad un giovane sportivo gli direi di non abbattersi di fronte alle difficoltà ma di porsi degli obbiettivi per cercare di superarle e migliorarsi continuamente, inseguire i propri sogni è ciò che ci rende vivi.