Mercoledì 7 febbraio il Comitato Organizzatore di Milano Cortina 2026 ha svelato le mascotte dei prossimi Giochi Paralimpici e Olimpici Invernali. Milo e Tina – questi i loro nomi - sono due ermellini che incarnano lo spirito italiano di accoglienza nei confronti di atleti e tifosi provenienti da tutto il mondo.
Milo, che indossa un cappotto marrone, è la mascotte delle Paralimpiadi, mentre sua sorella Tina rappresenta le Olimpiadi.
I due fratelli sono stati presentati al pubblico in occasione della seconda serata del Festival di Sanremo.
I loro nomi sono i diminutivi delle due città ospitanti: Milo per Milano e Tina per Cortina.
Milo, la mascotte paralimpica, è un sognatore e adora giocare sulla neve. Vive in montagna e nel tempo libero inventa i propri strumenti musicali. Nato senza zampa, Milo ha imparato a camminare con la coda.
Tina, che vive in città, è creativa e ama assistere a concerti e spettacoli. Il suo motto è: Dream Big.
I fratelli si sono svegliati una mattina e hanno deciso di seguire una ‘nuova luce’. Da quel momento sono in viaggio verso Milano Cortina 2026, guidati dalla curiosità e da quella che si è rivelata essere la luce dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali.
Le due mascotte, però, non saranno sole nel viaggio verso Milano Cortina 2026. Saranno accompagnate da sei piccoli bucaneve, The Flo, i fiorellini migliori amici di Tina e Milo. The Flo porteranno divertimento, gioco e allegria nella grande avventura di Milano Cortina 2026.
La presentazione delle mascotte arriva al termine di una collaborazione nata tra il Comitato Organizzatore e il Ministero dell'Istruzione, che ha coinvolto gli studenti delle scuole primarie e secondarie, che hanno presentato oltre 1.600 idee creative.
Un anno fa, furono selezionate due idee, che vennero quindi presentate per un sondaggio pubblico al Festival di Sanremo.
Le idee scelte sono state appunto gli ermellini disegnati dagli studenti dell'Istituto Comprensivo di Taverna, in Calabria, e i bucaneve proposti dagli studenti dell'Istituto Comprensivo Sabin di Segrate, in Lombardia.