Amici e compagni di squadra nella Polha, che dividono ogni giorno le fatiche degli allenamenti e i passaggi in auto. La vittoria più bella quella di Simone e Federico che chiude il cerchio di due generazioni dell'Italia del nuoto.
Il più medagliato di sempre del nuoto azzurro Federico Morlacchi e la stella nascente Simone Barlaam, il piccolo Phelps, che a Londra in tre gare ha vinto tre titoli mondiali, si sono passati oggi quasi il testimone ideale di due generazioni.
Barlaam è partito imperioso come sempre, tutti gli altri dietro fino alla virata dei 50, i temibili russi e di uno stacco anche il suo compagno Federico, che detiene il record del mondo nella specialità. Simone ha dominato la gara fino all'ultimo. E Federico negli ultimi dieci metri è risalito, di carattere, di volontà e di esperienza, sino ad arrivare vicino al suo amico avversario. Se la sono giocata.
E alla fine il destino ha avuto uno sguardo benevolo: stesso tempo.Federico e Simone che si abbracciano e sorridono. Neanche se si fossero messi d'accordo ci sarebbero riusciti. Così l'Italia bella del nuoto paralimpico che si fa onore nel mondo e che stasera chiude la classifica provvisoria con il terzo posto del medagliere festeggia nel modo migliore con il capitano Morlacchi, the king, che probabilmente dopo Tokyo appenderà il costume al chiodo, e con Simone che è cresciuto con e grazie a Fede che continua a volare e a stupire con il terzo oro in tre giorni. Un oro gemello che i due fratelli di vasca oggi hanno festeggiato insieme con l'inno di Mameli e tutto lo stadio in piedi ad applaudire due grandi campioni.