Esordio per il ciclismo, il tennis, la pallavolo e il calcio
Si sono aperte ufficialmente ieri sera le Deaflympics di Samsun, con una cerimonia da mille e una notte, in pieno stile turco, con ballerini e figuranti che, in splendidi costumi, hanno raccontato la storia del paese che ospita la 23esima edizione delle Olimpiadi dei sordi. Lo stadio, che arriva a contenere quasi 35.000 persone, era strapieno. Così, quando le delegazioni hanno fatto il loro ingresso scendendo le scale del palco, sono state accolte dagli spalti gremiti e tanto calore. Applausi a scena aperta per l'Italia, elegante nel suo completino blu, condotta dal portabandiera Luca Germano. A fine cerimonia, una volta accesa la fiaccola olimpica da una staffetta di atleti sordi locali del passato, i fuochi artificiali hanno salutato gli atleti che da oggi iniziano le gare.
Intanto oggi, giornata di esordio per il ciclismo, il tennis, la pallavolo e il calcio, si registra il brillante esordio olimpico di Aaron Paolo Kuzbinski che nel primo turno del singolo maschile del torneo di tennis si è sbarazzato agevolmente del russo Sergey Likharev (6-2, 6-0). Il 25enne romano è al debutto assoluto alle Deaflympics e nel pomeriggio scenderà di nuovo in campo nel doppio misto al fianco di Giulia Bassini.
Non proprio una buona giornata, invece, per i ciclisti azzurri quella di oggi a Samsun. Giorgio Maria Carbone e Annalisa Frulli non sono riusciti a qualificarsi nella gara di sprint. Il 27enne romano si è piazzato 30esimo su 42 partecipanti, mentre la 29enne di Pistoia è giunta 11esima su 15 iscritte al via.
E finisce con un pizzico di rimpianto la prima partita della Nazionale maschile di calcio alle Deaflympics di Samsun: gli azzurri impattano 1-1 contro l'Argentina. Peccato, perché tante sono state le occasioni sprecate dalla squadra di mister Del Corno, andata in vantaggio per prima con una splendida staffilata di Luigi Cigna al 39′. Dopo aver recuperato un pallone con grinta, il torinese infilava il pallone all'incrocio dei pali per l'1-0 che faceva scattare in piedi tutta la panchina. Nemmeno il tempo di esultare, però, perché appena 4 minuti più tardi l'Argertina pareggia in contropiede trafiggendo l'incolpevole portiere Fabbri. Occorre anche dire, però, che l'espulsione di capitan Grippo (per doppia ammonizione) al 59′ ha costretto l'Italia ad essere meno spregiudicata nel finale, cercando di non mettere a rischio il risultato. Nonostante questo, gli azzurri hanno sfiorato ancora il gol della vittoria, per ben due volte: la prima con un palo sfortunato di Zollo, che dopo una galoppata saltando due avversari sulla fascia aveva calciato forte, tanto che il portiere sudamericano non tratteneva la sfera, salvato però dal legno alle sue spalle; la seconda con una bordata di Mannari da 25 metri che impegna l'estremo difensore dell'Argentina. Infine, Terranova viene atterrato in area, ma l'arbitro fa segno di continuare. E per fortuna che nei 3′ di recupero concessi, anche i biancoazzurri gettano al vento l'occasionissima, con una conclusione imprecisa davanti alla porta. Finisce così 1-1, davanti al presidente della Fssi Guido Zanecchia, presente sugli spalti.
Ancora in corso la partita tra le pallavoliste azzurre e le avversarie giapponesi.