Prosegue il cammino europeo delle Nazionali maschile e femminile di pallavolo sordi a Karabuk, in Turchia.
I ragazzi di Matteo Zamponi hanno affrontato la rude e fisica Polonia. Al termine del primo set la rappresentativa dell’est è rimasta sotto, ma di soli due punti (1° set 25 a 27). Certamente le prestazioni di La Pira, classe 06’ al debutto, e di Scordino, hanno dato fiato e spinta per recuperare un inizio non buonissimo.
Complessivamente si è registrata una Polonia cresciuta rispetto all’anno scorso, con il 2° set terminato infatti 25 a 21. Alcuni errori del team azzurro hanno permesso agli avversari di giocarsela fino alla fine: è servito infatti il tiè break (8-15) per decretare il 3-2 per gli italiani dopo un 3° set 15 a 25 ed un 4° 25 a 20. Per il coach “questa partita è servita per rivedere i nostri errori e preparare al meglio le prossime gare” – ha detto a margine dell’incontro.
Quindi è stata la volta della Nazionale femminile, che si è presentata con una rosa formata da Capriotti, Casini, Martone, Cecconi, Spanó, Galbusera, Comelli, Cuscela, Caboni, Cristelli, Gennaro, Ardesi, Bruni e Cenghiaro. Un match molto atteso contro le campionesse olimpiche della Turchia. Tanta la curiosità per capire come le azzurre avrebbero affrontato la pressione.
Top scorer per l'Italia Martone (2 al 1° set e 3 al 2° set) e Cuscela (4 al 3° set) anche se il risultato finale non è stato clemente: Turchia – Italia è terminata 3-0 (25-10; 25-19; 25-23) con coach Glauco Sellan che ha parlato di “tante difficoltà al primo set”, “un buon recupero al secondo set” e di “concentrazione migliore nel terzo set”. Adesso è prevista una pausa di riposo prima dell’incontro con l’Ucraina, ma “nel frattempo ci sarà modo di correggere gli errori per ripartire – lunedì – con il piede giusto”.
Sconfitta contro la Turchia anche per la Nazionale maschile. L’allenatore ha tenuto comunque a notare che “abbiamo giocato per lunghi tratti alla pari ed addirittura avanti per due set contro la grande favorita”.
Prestazione comunque valida sotto certi aspetti con il tabellino che specie nel secondo set non è stato così eclatante per la squadra vincente, 21 a 25, con l’infortunio di Riccardo dell’Arte sul 20 – 19 e qualche, dice Zamboni, “punteggio regalato”. Per quest’ultimo, purtroppo, ci sono stati alcuni episodi dubbi e la maggior esperienza degli avversari ha fatto la differenza prevalendo, cosicché il 1° set si è chiuso 13-15 ed il 3° 16 a 25, con in campo i giovani (classe 2006, 05’, 02’, 01’, 99’) “per consolidare il futuro della nazionale”. In quest’ultimo caso ora è già testa all’Ucraina prossimo avversario, su cui è già tempo di concentrarsi. L’European deaf volleyball si conferma sempre un appuntamento che ha tanto da “dire”.