"Quando vedo di che cosa sono capaci certi atleti, che portano impressa nel loro fisico qualche disabilità, rimango sbalordito dalla forza della vita. [..] Il movimento paralimpico è preziosissimo: non solo per includere tutti, ma anche perché è l'occasione per raccontare e dare diritto di cittadinanza nei media a storie di uomini e donne che hanno fatto della disabilità l'arma di riscatto. Quando vedo o leggo di qualche loro impresa, penso che il limite non sia dentro di loro ma soltanto negli occhi di chi li guarda. Sono storie che fanno nascere storie, quando tutti pensano che non ci sia più nessuna storia da raccontare", con queste parole pronunciate in occasione di una intervista concessa alla Gazzetta dello Sport del 2 gennaio, Papa Francesco ha avuto modo di esprimere tutta la sua vicinanza e il suo apprezzamento nei confronti del movimento paralimpico.
Nel corso dell'intervista, realizzata da Pier Bergonzi con l'aiuto di Don Marco Pozza, il Santo Padre ha parlato dei valori e dei campioni soffermandosi sull'importanza che lo sport assume nella società in particolare per trasmettere valori fondamentali per la colettività come la lealtà, l'impegno, il sacrificio, l'inclusione, lo spirito di gruppo, l'ascesi e il riscatto.
“Con le parole pronunciate nell'intervista alla Gazzetta dello Sport il Santo Padre ci offre una straordinaria occasione di riflessione sull'importanza dello sport nella società contemporanea e su quei valori che dovrebbero guidare ogni sportivo nelle competizioni come nella vita. I concetti espressi rappresentano una fonte d'ispirazione per tutti gli appassionati di sport e un invito a vivere ogni competizione, di qualunque genere essa sia, come un'occasione di crescita individuale e collettiva. Papa Francesco regala così alla famiglia sportiva internazionale un meraviglioso augurio per il nuovo anno, nel segno dello sport come strumento di inclusione e di solidarietà”. È quanto ha dichiarato Luca Pancalli, Presidente del Comitato Italiano Paralimpico.
“Papa Francesco rappresenta un punto di riferimento per tutti noi. I pensieri dedicati ad Alex nei giorni immediatamente successivi al drammatico incidente ed oggi al movimento sportivo paralimpico dimostrano, ancora una volta, la sua grande attenzione nei confronti degli atleti paralimpici e di tutti coloro che sono impegnati nella promozione di uno sport senza barriere. Facciamo nostro il suo auspicio, affinché “lo sport possa dare il proprio contributo alla globalizzazione dei diritti. Il Santo Padre ci ha consegnato dunque un documento prezioso, un contributo fondamentale per la realizzazione di un'idea di sport più a misura delle persone. Un patrimonio di riflessioni che aiuterà ciascuno di noi ad adottare le scelte future non solo con l'obiettivo di raggiungere successi sul piano sportivo ma anche e sopratutto per favorire una cultura della partecipazione, dei diritti e del dialogo fra le persone e fra i popoli”, conclude Pancalli.