Para Athletics Grand Prix: Maxcell Amo Manu corre i 100 mt in 10.75

E' lui l'italiano paralimpico più veloce di sempre

  • Categoria: Sport
  • Data: 10.06.22
  • Autore: FISPES
Para Athletics Grand Prix: Maxcell Amo Manu corre i 100 mt in 10.75

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L’Italia può contare su un nuovo astro nella velocità: il suo nome, annunciato, è quello di Maxcell Amo Manu e la sua consacrazione internazionale arriva a Parigi in occasione della tappa francese del World Para Athletics Grand Prix. L’atleta delle Fiamme Azzurre è diventato il corridore italiano paralimpico più veloce di sempre, firmando per ben due volte il record assoluto nei 100 T64.
Al primo turno il cronometro scende a 10.83, mentre in finale lo sprinter italo-ghanese riesce a strappare altri 8 centesimi di secondo. Il suo tempo da favola di 10.75 avvicina vertiginosamente il primato mondiale dello statunitense Richard Browne (10.61) e lo ottiene recuperando metri su metri sul fortissimo tedesco Felix Streng, dietro di 16 centesimi.
Con questa prestazione storica Manu celebra, gli Azzurri esultano e l’Italia intera può già guardare lontano al Mondiale del 2023 e alle Paralimpiadi del 2024, che si svolgeranno proprio a Parigi. Il grande talento al traguardo dichiara: “Sono contento di aver gareggiato con la maglia dell'Italia per la prima volta, di aver risposto con questi buoni risultati e di aver reso felice tutto il team che mi segue. È stata un'emozione molto forte ma voglio comunque cercare di fare meglio, sia per me personalmente che per il mio allenatore. Dedico questo momento della mia carriera a me stesso”.
L’altro Azzurro Simone Manigrasso avrebbe potuto prendere parte alla stessa finale dopo aver superato la batteria in 11.76, ma è stato costretto a dare forfait per un problema al piede.

In chiave femminile i tanto attesi 100 T63 del ‘trio delle meraviglie’ sono stati accorpati alle categorie T44, T62 e T64. La primatista mondiale Martina Caironi conferma di essere al top della forma, come mai fino ad ora, facendo registrare in finale il tempo di 14.05, solo a tre centesimi di secondo dal record siglato a Eugene dieci giorni fa. La pluricampionessa bergamasca vince di nuovo la sfida sull’oro di Tokyo 2020, Ambra Sabatini, per il 2-1 versione calcistica, che resta dietro a 14.20. La terza T63 delle Charlies Monica Contrafatto e l’esordiente Alina Simion (T64) escono in batteria rispettivamente con 14.83 e 14.94.

Ottima prova anche per Alessandro Ossola, che si guadagna la terza piazza dei 100 T63 con una partenza eccellente che lo porta al traguardo a 3 centesimi dal suo primato tricolore (12.68).
La recordwoman nazionale T13 Valentina Petrillo termina invece la sua gara in quarta posizione in meno di 13 secondi (12.94), mentre il giovane corridore in carrozzina Nicholas Zani taglia il traguardo della sua prima finale internazionale dei 100 T33-34 in 23.73. Davide Bartolo Morana (T62) e Marco Cicchetti (T44) si fermano ai primi turni correndo rispettivamente in 12.15 e 12.18. Emanuele Di Marino (T44) resta ai box per un problema alla schiena e la finale dei 100 T37 di Francesca Cipelli vale 16.41.

Nelle pedane di oggi la capitana di tanti successi azzurri Assunta Legnante vince la sua gara di peso F11 praticamente senza avversarie: il tentativo migliore è a 14,98, ma la pluricampionessa è ancora in cerca di una prestazione più vicina alle sue enormi potenzialità. Oney Tapia, bronzo a Tokyo e doppio oro europeo nella stessa specialità al maschile, centra al secondo lancio il primato stagionale di 13 metri per guadagnare la seconda piazza dietro il brasiliano Alessandro Rodrigo Da Silva (13,47), il suo storico rivale.
Nella categoria F35 Nicky Russo si ferma invece a 12,70, lontano dal suo season best di 13,07 di qualche giorno fa.

Faticosa ma fruttuosa giornata per Giuseppe Campoccio che prima si piazza al secondo posto nel giavellotto F33 con la misura di 24,28, poi lancia il peso a 10,84. Il genovese Lorenzo Tonetto trova la migliore prestazione di 46,85 alla sua quarta prova di disco F64, con lanci sempre superiori ai 43 metri.
In mattinata Antonella Inga finisce terza e non supera la prova di qualificazione per accedere alla finale dei 100 T12, ma in compenso però si rifà nella sua specialità preferita del lungo, atterrando a 4,53 con un confortante sesto posto.

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