Sarà l'Armata Brancaleone della Lombardia a sfidare le South Tyrol Eagles per la conquista del titolo 2020/2021 di para ice hockey.
L'ultimo atto della regular season ha visto la formazione lombarda imporsi con il punteggio di 2-1 sui Tori Seduti del Piemonte.
Al Palaghiaccio Tazzoli di Torino, i padroni di casa hanno sbloccato il risultato al nono minuto con Barbero, bravo a finalizzare al meglio un'azione iniziata da Gabriele Lanza e Marco Bertinotti. Il vantaggio dei Tori dura dieci minuti, fino a quando Lorenzo D'Andrea riporta il risultato in parità in situazione di powerplay. Al minuto 33, sempre in powerplay, la rete firmata da Roberto Radice, che permette ai lombardi di aggiudicarsi l'incontro e la finale scudetto contro le South Tyrol Eagles.
La sconfitta contro la Polha Varese arriva a una settimana di distanza da quella subita dai Tori Seduti contro i campioni d'Italia in carica delle South Tyrol Eagles. A Egna, il roster altoatesino si è imposto per 9-0, grazie alle reti di Stefan Kerschbaumer (3:43), di Gianluigi Rosa (5:47, 15:48, 17:36), ancora di Kerschbaumer (20:28), di Christoph DePaoli (34:06), di Gianluca Cavaliere (38:30), di Nils Larch (43:08) e di Florian Planker (44:55).
Il commento della stagione dei Tori Seduti nelle parole del coach Renato Vaccarino: ““La nota positiva riguarda i nuovi giocatori, che devono sicuramente crescere dal punto di vista della mentalità e dell'atteggiamento ma che ci potranno assicurare un futuro che sembra roseo; con loro dovremo lavorare anche sui fondamentali, sulla tecnica di base e sulle posizioni in campo”.
“A parte le problematiche legate alla pandemia e a qualche infortunio di troppo,l'anno è stato ottimo: ci siamo sempre allenati e abbiamo ottenuto dei buoni risultati; quando la rosa non è al completo e mancano certi giocatori, purtroppo, le cose si fanno molto più difficili ma quanto visto nel primo tempo è quello che dobbiamo riuscire a fare".
“A tratti - ha commentato il capitano dei Tori Andrea Mavrì - è stata una bella gara ma il ghiaccio ha parlato e non possiamo recriminare nulla ai ragazzi: forse è mancato un pizzico di atteggiamento anche se non va dimenticato come, in questo sport, non sia per niente facile giocare 45 minuti senza cambi effettivi; la cosa che più mi rammarica è non aver potuto aiutare la squadra sia oggi che lo scorso weekend, visto che la differenza reti alla fine è stata decisiva per la qualificazione alla finale. A mancare, oltre a un po' di concentrazione, è stato il fisico, specie nei minuti finali: all'inizio abbiamo avuto diverse occasioni per far svoltare la partita in nostro favore; sappiamo, però, che nel para-ice hockey l'1-0 non conta nulla fino a quando l'arbitro non fischia la fine".