È un Davide Fedrigucci determinatissimo il paratleta che oggi a Brno (Repubblica Ceca) ha vinto nella qualifica sitting PT1 la quarta edizione del Sellier & Bellot Paratrap Championship. Approdato al confronto di Brno tra i favoriti con la qualifica di campione italiano (laureato tre mesi fa agli Assoluti di Racconigi), il quarantanovenne paratleta di Urbino ha dovuto però sempre inseguire nella prima giornata di gara. Nella seconda giornata invece, anche a fronte di un calo vistoso di rendimento di alcuni degli avversari diretti, Fedrigucci si è portato a ridosso della vetta della classifica alla vigilia della finale con 99/125. Soltanto il ceco Jaroslav Klimes aveva fatto meglio dell’azzurro con il parziale di 102. Tra i sei finalisti si è ritagliato un posto anche Emilio Poli con 96 centri. Ma in finale - dopo l’esclusione dello stesso Poli che ha concluso al quinto posto - si è compreso subito che il duello per la vittoria era circoscritto a Davide Fedrigucci e al cipriota Neofytos Nikolaou, approdato al round conclusivo con 98. L’urbinate ha concluso i primi 25 lanci della finale in testa al gruppo con 18 centri e una lunghezza di vantaggio su Nikolaou. Ma ecco che a quel punto è intervenuto un inatteso black-out per l’azzurro che ha commesso sei errori consecutivi e ha momentaneamente spianato la strada al più preciso paratleta di Cipro. Fedrigucci - noto nell’ambiente e sui social con il nickname di Kermit: la famosa rana del Muppet Show - ha però saputo restituire spessore alla sua prova con una brillante sequenza di centri in quei segmenti della finale in cui invece Nikolaou ha gradualmente dissipato il suo vantaggio. Riconquistata la testa della graduatoria a pochi piattelli dalla fine, Davide Fedrigucci ha poi tagliato il traguardo dei 50 centri vincendo per 33 a 32 nei confronti dello stesso Nikolaou. “Ho concluso bene il primo segmento dei 25 piattelli della finale, - ha spiegato il paratleta di Urbino - ma subito dopo mi sono irrigidito e non sono più riuscito a controllare i lanci. È stato il momento più difficile della gara: ho perfino gettato via le cuffie per la rabbia, ma in quel momento mi sono ritrovato completamente e ho capito che se avessi atteso con pazienza gli errori del mio avversario, sbagliando a mia volta il meno possibile, la gara sarebbe stata ancora aperta. La vittoria al Campionato italiano mi ha sbloccato: in una situazione simile fino a qualche mese fa non avrei avuto l’energia psicologica per reagire. Adesso invece so che una gara non è davvero mai finita fino a quando non hai sparato l’ultimo piattello.” Dal Paratrap Championship di Brno l’Italia del Ct Benedetto Barberini (per l’occasione in realtà guidata dal Tecnico Riccardo Rossi) rientra peraltro con altre medaglie importanti. È un risultato significativo l’argento di Roberto Cucinotta in PT3. L’atleta lombardo, già secondo alla boa dei 125 piattelli di qualificazione con 102 centri alle spalle del francese Jean-Michel Brune (105), si è dovuto arrendere in finale proprio al forte transalpino che ha prevalso nei 50 piattelli per 37 a 33. Bronzo di grande importanza in PT2 anche per Loris Fiorotto che ha debuttato in maglia azzurra proprio nella trasferta di Brno. Malgrado lo scivolone della quinta serie di qualificazione, il paratleta veneto è riuscito ad accedere alla finale con 103/125. In finale si è ritagliato appunto il terzo posto con un solido 28/40. È stata battaglia stellare per i primi posti di quella qualifica con lo slovacco Filip Marinov che dopo il 121 della qualificazione si è impossessato dell’oro superando per 42 + 1 a 42 + 0 il francese Cyril Delubac.