Con la cerimonia di chiusura al National Stadium di Pechino, è calato il sipario sulla XIII edizione dei Giochi Paralimpici invernali.
Dieci giorni di gare vissuti intensamente, in una atmosfera dificile e caratterizzata dagli echi della guerra che giungevano dall'Ucraina e dalla situazione sanitaria mondiale legata alla pandemia.
Alla fine, quando i campi di gara hanno cominciato a parlare, l'attenzione si è finalmente spostata sui veri protagonisti dell'evento: gli atleti. E loro, come sempre, non hanno deluso.
Per l'Italia è arrivata la soddisfazione di aver portato a casa 7 medaglie (2 ori, 3 argenti, 2 bronzi) e l'undicesimo posto di una classifica generale vinta dai padroni di casa della Cina (18 ori, 20 argenti, 23 bronzi) davanti all'Ucraina (11 ori, 10 argenti, 8 bronzi) e al Canada (8 ori, 6 argenti, 11 bronzi).
L'Italia, che si è presentata a questo appuntamento con un gruppo formato da 32 atleti impegnati nelle discipline dello sci alpino, dello sci nordico, dello snowboard e del para ice hockey, è andata a medaglia per quattro volte con la coppia formata da Giacomo Bertagnolli e Andrea Ravelli nello sci alpino di categoria Vision Impaired (oro nella Super combinata e nello Slalom, argento nel Super G e nello Slalom gigante), con Giuseppe Romele (bronzo nella 10 km Sitting di sci nordico) e con Renè De Silvestro ancora nello sci alpino (argento nello Slalom gigante e bronzo nello Slalom di categoria Sitting). Proprio De Silvestro, 26enne di San Vito di Cadore, è stato il portabandiera dell'Italia durante la cerimonia di chiusura, a simboleggiare il passaggio di testimone dai Giochi di Pechino 2022 a quelli di Milano Cortina 2026.
Sotto le note de Il canto degli italiani intonato da Arisa, Anna Scavuzzo, vice sindaco di Milano, e Gianpietro Ghedina, sindaco di Cortina d'Ampezzo, hanno ricevuto la bandiera paralimpica da portare in Italia, momento che ha chiuso definitivamente i XIII Giochi Paralimpici invernali di Pechino 2022.