Pechino 2022, giorno 7: quinto Luchini nel banked slalom di snowboard, ottava la Vozza (guida Sabidussi) nel gigante di sci alpino
Per quanto riguarda gli altri azzurri in gara, nel banked slalom decimo posto per Cardani, undicesimo per Moro. Nel gigante di alpino, fuori Mazzel (guida Casal) nella prima manche.
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(Yanquinn). Una brutta caduta all’esordio in questa Paralimpiade per Chiara Mazzel nello Slalom Gigante femminile di categoria Vision Impaired. Tanta paura ma fortunatamente nulla di grave per la sciatrice di Cavalese guidata da Fabrizio Casal, e che soprattutto non preclude la gara di domani di Slalom.
Ottavo posto per l’altra azzurra in gara, Martina Vozza (guida Ylenia Sabidussi), che ha fermato il tempo sul 2:08.83 (la friulana aveva chiuso in ottava posizione anche la prima manche con 1:03.20). L’oro è andato alle austriache Veronika Aigner ed Elisabeth Aigner (1:52.54), l’argento alle cinesi Daquing Zhu e Hanan Yan (1:59.85), il bronzo alle altre austriache Barbara Aigner e Klara Sykora (1:59.93).
Dopo le cadute nelle prime gare, la Vozza dichiara: “Sono contenta di essere arrivata al traguardo. Nella seconda manche sono partita meglio rispetto alla prima ma devo trovare il modo di partire e sciare in gara come faccio in allenamento. Non penso di essermi del tutto sbloccata, anche se, come dicevo, la seconda manche è andata decisamente meglio. Domani c’è lo Slalom, una specialità che prediligo rispetto al Gigante e dove cercherò di partire al massimo e dare tutto”.
Ylenia Sabidussi analizza così la gara: “La prima manche non è andata tanto bene ma nella seconda Martina ha fatto vedere qualcosa in più e sono convinta che nel momento in cui riuscirà a gestire le emozioni in partenza farà vedere qualcosa di veramente grande. Tecnicamente c’è da migliorare ma c’è tanto da migliorare anche in quelle che vincono. Sicuramente bisogna lavorare molto sulla testa. Domani ci aspetta lo Slalom che ci piace più del Gigante e che affronteremo con l’atteggiamento giusto”.
(Zhangjiakou). Ultima giornata di gare per gli azzurri dello snowboard, impegnati oggi nel Banked Slalom di categoria Upper Limb. Il più veloce degli italiani è stato Jacopo Luchini, quinto con il miglior tempo di 1:10.28 ottenuto nella seconda run. Decimo posto per Riccardo Cardani (1:12.89), undicesimo per Mirko Moro (1:12.95). La vittoria è andata al francese Maxime Montaggioni (1:09.41), davanti ai cinesi Lija Ji (1:09.86) e Yonggang Zhu (1:10.14).
Jacopo Luchini: “Anche nel Banked slalom non è andata come speravamo. Ovviamente puntavamo in alto, al podio e al gradino più alto. I cinesi sono stati forti ma almeno nel Banked hanno dimostrato di non essere imbattibili. Io ho dato tutto e ci ho creduto fino all’ultimo ma l’errore nella prima run non mi ha aiutato a scendere più tranquillo nella seconda. Volevo l’oro, non mi sarei accontentato del bronzo. Ora testa bassa e lavorare ancora più sodo per i prossimi quattro anni. Ce ne andiamo da qui con un quinto posto ma anche con la consapevolezza che non ho rimpianti perché ho dato tutto. Complimenti ai miei avversari, che hanno dimostrato di girare meglio di me su queste piste e su queste nevi”.
Riccardo Cardani: “Ho provato a spingere ancora di più ma il minimo errore che commetti lo paghi. Mi dispiace non aver portato la bandiera italiana sul podio ma ho dato il 100%. Rispetto al cross ero più rilassato e infatti è andata meglio ma i cinesi erano più forti. Sicuramente la neve ci ha messo a dura prova, nel giro di dieci minuti è cambiata totalmente. Nella prima run era molto più dura, scorrevole, nella seconda è cambiata e infatti quasi tutti hanno peggiorato i tempi”.
“Nella seconda run ho spinto per guadagnare qualche posizione – racconta Mirko Moro - ho lavorato tanto, mi sono avvicinato e sono contento del risultato. La pista è stata divertente, anche se le condizioni della neve sono cambiate molto. Nei primi giorni era quasi acqua, oggi, durante, il training, era praticamente ghiaccio per poi ammorbidirsi nella seconda run”.
“La Paralimpiade è andata bene – conclude il rider di Sesto San Giovanni - sapevo di non poter ambire a piazzamenti altissimi ma sono contento e carico in vista di Milano Cortina”.
“Queste le parole del responsabile tecnico Igor Confortin: “Non è andata come speravamo. Fa male esserci fermati a 14 centesimi dal bronzo. Ci serviva la run perfetta e un po' di fortuna. La run quasi perfetta è arrivata, la fortuna meno, soprattutto nella prima, quando l’uncino della protesi di Luchini è scivolato sul cancelletto di partenza.
C’è rammarico ma anche la consapevolezza di essere tra i migliori. In sole due stagioni, infatti, Cardani e Moro sono arrivati vicini a campioni come Mike Minor e James Barnes Miller”.