Pechino 2022: le parole del Presidente del CIP Pancalli, del Presidente dell'IPC Parsons e del portabandiera azzurro Bertagnolli

Pancalli: "“Inizia una nuova avventura paralimpica in un clima che non è quello che avrebbe meritato un contesto del genere"

Pechino 2022: le parole del Presidente del CIP Pancalli, del Presidente dell'...

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564 atleti in gara, 46 Nazioni rappresentate, 6 discipline coinvolte: sono questi i numeri dei XIII Giochi Paralimpici invernali di Pechino 2022, che oggi, con la cerimonia di apertura presso il National Stadium, il cosiddetto Nido d’uccello, si sono aperti ufficialmente.

Una Paralimpiade caratterizzata dalle drammatiche notizie che giungono dall’Ucraina, e che hanno portato all’esclusione dai Giochi degli atleti russi e bielorussi.

“Stanotte vogliamo lanciare un messaggio di pace – ha esordito il Presidente dell’IPC Andrea Parsons – in qualità di guida di un movimento che ha l’inclusione al centro della sua mission e in cui la diversità viene celebrata e le differenze accolte, sono inorridito da quello che sta accadendo in questo momento nel mondo. Il ventunesimo secolo dovrebbe essere un secolo di dialogo e di diplomazia, non certo di odio e di guerra”.

“L’IPC aspira a un mondo migliore, libero da discriminazioni e odio, libero da ignoranza e conflitti di ogni genere. Qui a Pechino, atleti paralimpici provenienti da 46 Paesi gareggeranno tra di loro, non uno contro l’altro. Attraverso lo sport vogliamo mettere in evidenza il meglio dell’umanità, nonché i valori che dovrebbero essere alla base di un mondo pacifico e inclusivo”.

“Se è vero che il 15% della popolazione mondiale ha una disabilità, noi vogliamo dimostrare al restante 85% che le persone con disabilità, se messe nelle condizioni giuste, possono fare quello che vogliono”.

“Inizia una nuova avventura paralimpica in un clima che non è quello che avrebbe meritato un contesto del genere – ha spiegato il Presidente del Comitato Italiano Paralimpico Luca Pancalli – naturalmente, questo momento è fortemente influenzato da quello che sta accadendo in Ucraina, qualcosa di inimmaginabile, inaccettabile e intollerabile”.

“Per questi atleti si tratta dell’inizio di un percorso di altissimo livello agonistico anche se su tutto pesano in maniera significativa i sentimenti che qualsiasi persona umana prova nei confronti del popolo ucraino”.

“Assistere all’entrata della delegazione ucraina nello stadio, guardare l’amico Valerii Sushkevych, Presidente del Comitato Paralimpico Ucraino, sfilare con il pugno alzato in segno di lotta e unire queste immagini a quelle della guerra dà il senso di come possiamo vivere questo momento”.

“Naturalmente, il mio auspicio è che nonostante tutto, gli atleti in gara, non solo quelli azzurri, possano vivere le loro competizioni nel miglior modo possibile, nella speranza che ciascuno possa coronare i propri sogni, recuperare quella spinta agonistica che li ha portati sin qui e quello spirito sportivo che, mi auguro, venga macchiato il meno possibile da questo clima”.

A proposito di atleti in gara, Giacomo Bertagnolli, portabandiera dell’Italia ai Giochi, ha osservato: “Essere lì davanti, guardare la bandiera, è stato tutto incredibile, un'emozione indescrivibile. Tra poche ore saremo in gara e l'adrenalina è già salita: non dobbiamo farla scendere ma dare il 100% domani in pista per riuscire a fare bene".

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