'Racconto di un sogno': venerdì 15 aprile incontro tra gli studenti della Sapienza e il Comitato Roma2024

​Racconti di un sogno: venerdì 15 aprile, presso l'Università La Sapienza di Roma, gli studenti dell'ateneo capitolino hanno incontrato il Comitato Roma2024. All'appuntamento hanno preso parte, oltre al padrone di casa, il Rettore della Sapienza Eugenio Gaudio, Luca Cordero di Montezemolo, Presidente Roma2024, Giovanni Malagò, Presidente del CONI, Luca Pancalli, Presidente del Comitato Italiano Paralimpico e Vice Presidente Roma2024, Diana Bianchedi, DG Roma2024 ed ex campionessa di scherma olimpica, Matteo Cavagnini, capitano della Nazionale Italiana di basket in carrozzina, Maurizio Barbieri, Delegato del Rettore allo Sport. ​

Il saluto del Prof. Eugenio Gaudio: "Ricordo quando ero bambino e si tennero le Olimpiadi di Roma 1960, fu un'occasione unica di rinascita e di recupero dell'ottimismo e della voglia di fare di un'intera Nazione reduce dalla Guerra. Crediamo, come deve fare un Ateneo europeo quale è La Sapienza, nella bontà di questa candidatura. Per noi lo sport è il nucleo che racchiude la sinergia di tre aspetti fondamentali della vita umana: corpo, mente e rispetto reciproco e delle regole: quale occasione migliore per riportare Roma al centro dell'attenzione del mondo per le sue qualità e non gli aspetti deteriori che l'hanno caratterizzata negli ultimi tempi".

Luca di Montezemolo: "A voi, studenti universitari romani, chiediamo due cose: supporto e convinzione in questo progetto che è una grande sfida da cogliere, anche riflettendo su ciò che resterà per voi, le costruzioni del Villaggio Olimpico di Tor Vergata che diventeranno edilizia per studenti, e vi chiediamo di ideare delle start up che noi appoggeremo e finanzieremo, perchè non guardiamo solo a Roma come bellezza e cultura, ma vogliamo lasciare una Roma innovativa, tecnologica, senza tralasciare l'aspetto della sostenibilità di ogni nuovo progetto". 

Giovanni Malagò: "Siamo la quinta Nazione al mondo nel medagliere sportivo di tutti i tempi, dopo USA, Russia, Germania e Gran Bretagna, paesi con moltissimi più abitanti di noi, e possiamo vantare una trasversalità unica quanto a capacità in diverse discipline. Possiamo farcela, è un'avventura difficile ma siamo pienamente in partita. Questo evento riguarda le nuove generazioni, credeteci, e pensate che qualcuno di voi, ad esempio architetti di impiantistica sportiva, o avvocati sportivi o medici e psicologi, troverà nello sport la soluzione al problema lavorativo".

Luca Pancalli: "Roma ha bisogno delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi non solo per risolvere tanti problemi pratici che ha, ma soprattutto per fare un salto culturale. Lo diciamo qui, nel luogo della formazione, dello studio. Lo sport, come l'Università, è veicolo di cultura e di crescita. Ai futuri architetti presenti in questa Aula dico di pensare a strutture e impianti pienamente accessibili, aperti a tutti".

Matteo Cavagnini: "Ringrazio lo sport che dopo l'incidente, a soli 14 anni, mi ha dato una partita da giocare di nuovo, mi ha aiutato a credere di nuovo alla vita e a me stesso, soprattutto. Cosa rappresenta per me il basket in carrozzina? Vittorie numerose e importanti, ma anche sacrificio e impegno e una squadra di compagni che sono diventati come fratelli. Di sogni ne ho avverati tanti, il prossimo è che Roma ospiti Olimpiadi e Paralimpiadi nel 2024".