"Qualsiasi ragazzo o ragazza condisabilità deve avere le stesse possibilità di ognuno di noi nell'accesso attività motoria, anche se non parteciperà mai acompetizioni di alto livello". Con queste parole StefanoBonaccini, presidente dell'Emilia-Romagna, ha presentato ilrinnovo dell'accordo tra Ausl di Bologna e la sezione regionaledel Comitato italiano paralimpico (Cip) dedicato alla promozionedell'attività sportiva per persone con disabilità. La prima convenzione è stata firmata nel 2017 e prevedeval'apertura di sportelli informativi alla Casa dei risvegli 'Lucade Nigris', specializzata in neuroriabilitazione, ma anche allecase della salute di Navile, Reno-Sasso, San Pietro in Casale eGalliera e Vergato. Istituti nei quali lavorano, tra gli altri,laureati in scienze motorie, fisioterapisti e medici dello sportche in questi tre anni hanno accompagnato 136 persone condisabilità dell'area metropolitana nel percorso verso l'attivitàmotoria e sportiva. L'età media degli utenti è di 40 anni e unterzo sono donne. Il 54% ha disabilità fisiche, il 17%intellettivo-relazionale e il 29% disabilità miste. Tra lediscipline sportive più praticate il nuoto, l'arrampicata, ladanza sportiva, il tai chi e le bocce. "Il ruolo del consulente paralimpico nell'ambito sanitario èimportante - ha spiegato Melissa Milani, presidente del CipEmilia-Romagna - e il nostro obiettivo non è quello di puntareall'alto livello, ma promuovere l'attività sportiva e motoriaper tutti".