Rio 2016: delegazione di atleti romani ricevuti in Campidoglio
Rio 2016: delegazione di atleti romani ricevuti in Campidoglio
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Il Presidente Pancalli: "Questa giornata sottolinea il rispetto, l'attenzione e la considerazione che i nostri atleti si sono ricavati". Il Sindaco Raggi: "In ognuno di voi c'è la voglia di ottenere una medaglia e io ve la auguro con il cuore"
Sono stati il Presidente del CIP, Luca Pancalli, e il Segretario Generale, nonché Capo Missione del Team Italia a Rio, Marco Giunio De Sanctis, a guidare in Campidoglio una delegazione di atleti romani in partenza per i XV Giochi Paralimpici Estivi.
Oxana Corso (atletica), Clara Podda (tennistavolo), Alessio Sarri (scherma), Tommaso Schettino (canottaggio), Valerio Taras (nuoto): questi i rappresentati del mondo paralimpico ricevuti lunedì 29 agosto dal Sindaco Virginia Raggi e dal Vice Sindaco Daniele Frongia. Foltissimo il numero di giornalisti che ha voluto seguire l'evento in Campidoglio.
"Nonostante rappresenti questo movimento da tanti anni vedere le immagini degli atleti paralimpici mi emoziona sempre - ha esordito il Presidente Pancalli - dal 1960 ad oggi di anni ne son passati e di successi ce ne sono stati, ma tra i tanti risultati raggiunti mi preme mettere in luce proprio questa giornata, che sottolinea il rispetto, l'attenzione e la considerazione che i nostri atleti, unici e autentici protagonisti del nostro movimento, si sono ricavati.
"Questi atleti si sono sacrificati per arrivare a Rio, come qualsiasi atleta olimpico, spesso con sacrifici ben maggiori - ha proseguito Pancalli - i 105 atleti che parteciperanno ai Giochi hanno dovuto affrontare fatiche inenarrabili per prepararsi".
"Da ex atleta e da uomo di sport so che questi atleti un risultato l'hanno ottenuto - ha spiegato il Presidente del CIP - perchè partecipare a una Paralimpiade significa essere sul palcoscenico più importante nella storia della vita di un atleta".
"Ringrazio il Sindaco e il Comune di Roma per la considerazione di cui ci ha voluto onorare - ammette Pancalli - una giornata che segue un'altra grande giornata per il nostro movimento, quella che ha riconosciuto il CIP quale ente pubblico, un riconoscimento che ha permesso di elevare a interesse pubblico e della collettività quella che è la mission che ha ciascuno di voi e il lavoro che state portando avanti".
"Attraverso le medaglie degli atleti paralimpici cerchiamo di far crescere il nostro movimento - ha concluso il Presidente del CIP - e diffondere la cultura dello sport nel nostro Paese e nella nostra città".
"Mi preme ricordare le parole della portabandiera dell'Italia a Rio e oro a Londra, Martina Caironi - ha osservato il Vice Sindaco Daniele Frongia - quando si parla dei Giochi Paralimpici si parla di sport e si parla di abilità, non si parla di disabilità, si parla di quello che le persone possono fare, non di quello che non possono".
"Come disse Mohammed Alì - ha commentato ancora Frongia - i campioni non si fanno nelle palestre, si fanno con qualcosa che hanno nel loro profondo: un desiderio, un sogno, una visione".
"Per noi è un onore ospitare una rappresentanza di atleti paralimpici in partenza per Rio - ha dichiarato il Sindaco di Roma Virginia Raggi - arrivare alle Paralimpiadi è già un grande risultato ma ora vi attende un compito ancora più difficile, nella consapevolezza che ora la strada è in salita".
"Lo sport aiuta a conoscere i propri limiti, limiti che ognuno di noi ha - ha aggiunto il Sindaco imparare a conviverci - lo sport aiuta a conviverci e a superarli".
"In tutti voi c'è la voglia di ottenere una medaglia e io spero con tutto il cuore che possiate conquistarla - ha sottolineato la Raggi - vi auguro di raggiungere quell'ulteriore traguardo che ciascuno di voi porta dentro".
"Questa amministrazione ha voluto con forza una delega alla accessibilità, delega che io tengo per me - ha confessato il Sindaco - ho conosciuto persone, nel mio cammino, che mi hanno fatto capire quanto l'accessibilità debba essere intesa a 360 gradi. Quando si parla di accessibilità si pensa alle persone disabili ma non è così. Vi è un concetto di accessibilità universale nel quale ognuno di noi deve riconoscersi, perchè superare un ostacolo, qualunque esso sia, non è un problema solo delle persone con problemi motorie".
Grande emozione anche nelle parole di alcuni dei protagonisti di questo incontro: "Sono stato ricevuto più volte da un Presidente della Repubblica che da un Sindaco di Roma", le parole di Alessio Sarri. "Ci sono volute sei Paralimpiadi perchè alla fine un Sindaco mi ricevesse", il commento di Clara Podda.