Il Presidente della Repubblica: "La presenza qui oggi della squadra olimpica e paralimpica è la dimostrazione di come dovrebbe essere il nostro Paese: coeso". Pancalli: "E' un orgoglio quello di poter rappresentare questo pezzo di famiglia dello sport italiano ". Caironi: "E' un onore, per me, poter sventolare la bandiera italiana in nome di tutto il CIP"
"La presenza qui oggi della squadra olimpica e paralimpica è la dimostrazione di come dovrebbe essere il nostro Paese: coeso". Con queste parole il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inaugurato la cerimonia di consegna dei Tricolori alle alfiere azzurre in vista dei Giochi di Rio.
Mercoledì 22 giugno, presso i Giardini del Quirinale, Federica Pellegrini e Martina Caironi, in rappresentanza del mondo olimpico e paralimpico, hanno ricevuto la bandiera italiana direttamente dalle mani del Presidente della Repubblica.
"Le Olimpiadi e Paralimpiadi rappresentano un terreno di confronto universale, animato da principi quali l'amicizia, la lealtà, la competizione nel rispetto degli altri - ha dichiarato il Presidente della Repubblica - la presenza di atleti olimpici e paralimpici vuol dimostrare il carattere educativo dello sport, strumento per diffondere valori quali l'integrazione, l'aggregazione, il vivere insieme".
"Le vostre prestazioni a Rio saranno l'espressione dell'Italia ai Giochi e serviranno a tenere alto il nome del nostro Paese - ha proseguito Mattarella - sono certo che la bandiera che riconsegnerete sarà stata onorata dalle vostre imprese sportive".
Ricordando Roma '60 e i due padri del paralimpismo, Ludwig Guttman in Gran Bretagna e Antonio Maglio in Italia, il Presidente della Repubblica ha commentato: "Fu a Roma che, grazie al lavoro e alla passione del Professor Maglio, si svolsero le prime Paralimpiadi della storia. Roma ha lasciato un segno importante nella comunità internazionale e sullo sport mondiale e spero che Roma2024 possa continuare a perseguire questi obiettivi".
"E' un'emozione particolare ogni volta lei riceve gli atleti paralimpici, atleti con la A maiuscola - ha esordito il Presidente del CIP, Luca Pancalli - se non ci fosse la passione non si otterrebbe niente".
"E' un'emozione poter accompagnare questi straordinari atleti - ha precisato Pancalli - che hanno già raggiunto il grande risultato di poter essere a Rio".
"E' un orgoglio quello di poter rappresentare questo pezzo di famiglia dello sport italiano - ha aggiunto Pancalli - una famiglia che ha saputo abbattere barriere e pregiudizi e far crescere la cultura nel nostro Paese".
"Siamo grati a lei, Presidente, e a tutto il Governo per non averci mai fatto mancare il sostegno - ha concluso il Presidente del CIP - e il Tricolore che oggi ci consegna è qualcosa di cui andiamo estremamente fieri".
Pancalli ha quindi concluso il suo intervento invitando il Presidente Mattarella a Rio: "La sua presenza, per noi, sarebbe come vincere già la prima medaglia d'oro".
"E' un onore, per me, poter sventolare la bandiera italiana in nome di tutto il Comitato Paralimpico - ha ammesso Martina Caironi - un movimento che è in grande crescita, che mi auguro possa crescere ancora e continui a far battere i cuori come ha fatto sino ad ora".
"Olimpici e paralimpici fanno parte di una stessa famiglia - ha osservato la portabandiera paralimpica a Rio - per noi atleti paralimpici lo sforzo è ancora maggiore, perchè prima dobbiamo vincere sulla nostra disabilità".