Così ha deciso l'IPC, mentre il CIO aveva lasciato l'ultima parola alle Federazioni mondiali
Sospesa dal Comitato di Direzione IPC, con effetto immediato, la Russia che era pronta a partecipare alle Paralimpiadi brasiliane con 267 atleti in 18 discipline sportive, che a Sochi 2014 era prima nel medagliere con un distacco clamoroso dalla seconda, la Germania, e che a a Londra 2012 era seconda del medagliere mondiale (102 medaglie) dietro alla stratosferica Cina. A giudizio unanime del direttorio IPC, il Comitato Paralimpico Russo non ha rispettato i regolamenti Antidoping IPC e WADA. La Russia ha ora 21 giorni per fare appello. Solo dopo gli esiti di un eventuale passo della Russia, l'IPC potrà pensare a una redistribuzione agli altri Comitati Paralimpici Nazionali, delle 267 slot.
"Abbiamo preso questa decisione nel supremo interesse del Movimento Paralimpico - ha commentato Phil Craven, Presidente del Comitato Paralimpico Internazionale-. E' vitale per l'integrità e credibilità dello sport paralimpico assicurare che tutti gli atleti rispettino i regolamenti".
"La sospensione della Russia è avvenuta - continua Craven- dopo un attento vaglio del Rapporto del Prof. Mc Laren. Abbiamo concluso che il doping sportivo come programma 'sponsorizzato' dallo Stato, in Russia, è un fenomeno esteso anche agli atleti paralimpici". E ancora, "gli atleti russi sono parte purtroppo di un sistema corrotto, sono dispiaciuto della loro assenza a Rio 2016. Spero che avvengano presto i cambiamenti necessari e mi auguro che presto potremo ridare ai paralimpici russi il benvenuto ai Giochi Paralimpici futuri".