Scherma, Europei di Varsavia: altre 5 medaglie per l'Italia
Oro per Rigo, argento per Lambertini e Pasquino, bronzo per Betti. Medaglia certa per la squadra di fioretto maschile
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Dieci medaglie in quattro giorni di gare: è questo il bilancio, per l'Italia, dei Campionati Europei di scherma paralimpica di Varsavia.
Nella terza giornata, gli schermitori azzurri hanno conquistato un oro, due argenti e un bronzo. Mattatore di giornata è Leonardo Rigo che, a 21 anni, vince il suo primo titolo continentale nel fioretto di categoria C dopo una gara entusiasmante. L’emiliano della Zinella Scherma ha fatto percorso netto: en plein di vittorie nella fase a gironi, e così, da testa di serie numero 1 del tabellone, ha saltato i quarti di finale, prima di superare in semifinale l’israeliano Kavaliou per 15-7. Il capolavoro di Rigo è stato poi completato in finale contro l’ucraino Serhii Shavkun: un match equilibratissimo, fino al 12-12, quando l’azzurro è stato capace di piazzare il break decisivo e chiudere con le braccia al cielo sul 15-12, sommerso dagli abbracci dei suoi compagni di Nazionale.
Doppio podio azzurro nel fioretto maschile categoria A: d’argento e di bronzo, rispettivamente, Emanuele Lambertini e Matteo Betti, protagonisti di prestazioni eccellenti e ritrovatisi l’uno contro l’altro nel derby di semifinale, vinto per 15-8 dal bolognese delle Fiamme Oro. Nel suo percorso di gara “Ema” aveva sconfitto 15-9 il francese Platania Parisi, conquistando poi con cuore e classe la “zona medaglia” grazie al 15-14 contro l’ucraino Demchuk in un assalto emozionante fino all’ultimo respiro. Solo l’ungherese Richard Osvath in finale è riuscito a battere (15-4) Lambertini, che ha così bissato anche nel fioretto il secondo posto ottenuto martedì scorso nella spada. Sul podio dei fiorettisti categoria A le bandiere italiane sono state due: merito di Matteo Betti, che ha prima eliminato nettamente l’ucraino Mahula (15-5) e nei quarti di finale ha dominato il britannico Gilliver (15-6). Infine, dopo la semifinale tutta in casa Italia, il senese delle Fiamme Azzurre è stato dirottato sul terzo gradino del podio, risultato che resta di assoluto valore.
Terza medaglia in tre giorni per una straordinaria Rossana Pasquino: la campana delle Fiamme Oro, dopo l’argento individuale e il bronzo a squadre nella sciabola, è tornata sul podio anche nella spada femminile categoria B, conquistando il secondo posto.
La Pasquino ha sconfitto 15-6 la greca Kaltsi nel tabellone da 16, poi nei quarti di finale ha saputo soffrire e imporsi per 15-13 sull’ucraina Pozniak, ipotecando così il tris personale di medaglie. Ma non si è accontentata. Affatto. In semifinale, infatti, Pasquino ha dominato la tedesca Tauber, vincendo per 15-3. È arrivata così la finalissima contro l’ucraina Olena Fedota Isaeva, che 48 ore prima, nella sciabola, aveva strappato l’oro all’azzurra per quattro stoccate. Stavolta ne sono mancate appena due a “Ross”, che ha perso 15-13 un assalto che vale l’argento, da aggiungere al bilancio di un Europeo ricchissimo.
Medaglia certa, la decima per l'Italia, dalla squadra di fioretto maschile, che ha raggiunto la finale, dove affronterà la Gran Bretagna. Emanuele Lambertini, Matteo Betti, Michele Massa e Marco Cima hanno avuto un approccio in pedana determinato e vincente fin dal principio. Nei quarti di finale gli azzurri hanno avuto la meglio sull’Ungheria con il punteggio di 45-31, tenendo sempre saldamente in pugno il match. E la stessa storia si è ripetuta anche in semifinale contro la Francia dove la formazione italiana ha messo tra sé e i transalpini subito un margine importante, consolidato e alimentato frazione dopo frazione grazie al contributo di tutti, fino a chiudere 45-28.