Le parole del Presidente Pancalli: "Una persona che, con la sua passione e il suo lavoro, ha rappresentato il fulcro di quella spinta formidabile verso l'integrazione e il recupero delle persone emarginate".
La scomparsa di Angelo Ferro ci addolora. Ci addolora il fatto di aver perso una persona che, con la sua passione e il suo lavoro, ha rappresentato il fulcro di quella spinta formidabile verso l'integrazione e il recupero delle persone emarginate. Merito suo e della Fondazione Opera Immacolata Concezione, di cui era Presidente, che aveva contribuito a creare e a fare crescere, dando risposte concrete al desiderio dei giovani di trovare un centro di aggregazione. Ed era proprio a lui che si doveva il rilancio del centro, punto di riferimento non solo per il territorio padovano ma per tutto il Nordest del nostro Paese. Uomo dalle grandi vedute e dalla grande capacità di guardare al futuro, si deve a lui, tra i tanti meriti, la straordinaria intuizione di destinare le strutture della OIC alle discipline paralimpiche, quali tiro con l'arco, rugby, atletica, basket, trasformando la struttura in un centro di avviamento dei giovani disabili alla pratica sportiva. Sulla scia di comuni ideali e principi, OIC e CIP hanno intrapreso una strada comune verso un concetto di sport di tutti e per tutti. Sono certo che la sua eredità verrà raccolta da chi prenderà il suo posto, consapevole che il suo insegnamento e il suo esempio fanno ormai parte del patrimonio culturale di chi, come noi, lavora per far si che l'attenzione alle persone emarginate rappresenti l'indice di civiltà della società in cui viviamo. Nel suo nome daremo vita a iniziative che garantiscano continuità a un'idea di sport e di socializzazione, che sappiano unire e includere: senza distinzione alcuna.