Una grande festa di bandiere, colori, musica e spettacolo con l'appuntamento a Parigi 2024. Si sono chiuse con la cerimonia all'Olympic stadium di Tokyo le sedicesime paralimpiadi della storia. Un'edizione da record per l'Italia che ha conquistato 69 medaglie in tutto (14 ori, 29 argenti e 26 bronzi).
Una Paralimpiade quella giapponese che ha parlato anche ligure con quattro atleti che hanno portato in alto il nome della regione. L'alfiere numero uno è Francesco Bocciardo che torna a Genova con due medaglie d'oro (100 e 200 metri stile libero), un argento (staffetta 4x100 stile libero) e un record paralimpico. Nelle giornate di gara giapponesi ottime prestazioni anche per il genovese Gian Filippo Mirabile nel canottaggio. Insieme alla compagna di squadra Chiara Nardo, è riuscito in un'impresa storica arrivando quinto all'esordio nel pararowing all'età di 53 anni. L'amazzone genovese Francesca Salvadè, alla sua terza Paralimpiade, ha dimostrato ancora una volta classe ed esperienza contribuendo all'ottavo posto finale nella gara a squadre dell'Italia Team di Paradressage. Infine l'albisolese Matteo Orsi, 23 anni, alla sua prima esperienza Paralimpica si è confrontato con i campioni del tennis tavolo lottando e maturando esperienza.
"Quella giapponese è stata un'edizione particolare e insolita a causa del Covid, ma come sempre la Liguria si è ben distinta - ha commentato il presidente del Comitato Italiano Paralimpico della Liguria Gaetano Cuozzo -. Il movimento paralimpico ligure risulta più forte e competitivo rispetto a cinque anni fa, vincendo come avvenuto a Rio tre medaglie che avrebbero anche potute essere di più se Vittorio Podestà non avesse deciso di ritirarsi dalle competizioni per affetto e stima nei confronti dell'amico Alex Zanardi. Un movimento in crescita che manda un messaggio forte a tutti sull'importanza dello sport a qualsiasi livello, come fattore capace di abbattere le barriere, un messaggio per tutti i giovani che vogliono e possono avvicinarsi allo sport e i nostri atleti che hanno partecipato alle Paralimpiadi di Tokyo sono il miglior esempio possibile di forza, carattere e determinazione" ha concluso Cuozzo.
"La Paralimpiade di Tokyo ha messo in evidenza il valore umano e sportivo dei nostri atleti - spiega Dario Della Gatta, vicepresidente vicario del Comitato Italiano Paralimpico della Liguria -. Francesco Bocciardo ha mostrato ancora una volta un trend personale in costante crescita raggiungendo dei risultati straordinari. Francesca Salvadè è un'eccellenza della nostra regione nel dressage e ci auguriamo che possa essere di esempio per molte ragazze che vorrebbero ma non praticano ancora sport. Gian Filippo Mirabile non solo ci ha dimostrato che lo sport non ha età, ma anche che a porsi obiettivi ambiziosi si arriva lontano. Infine Matteo Orsi, alla sua prima paralimpiade, ha combattuto come un leone e sicuramente quest'esperienza sarà fondamentale per la sua crescita futura" conclude Della Gatta.
Un movimento, quello paralimpico ligure, in costante crescita per numeri e risultati ad altissimi livelli. Oltre ai quattro alfieri protagonisti a Tokyo infatti altri atleti hanno mostrato gara dopo gara negli ultimi anni un costante progresso e hanno mancato l'appuntamento giapponese per un soffio. Tra questi ci sono Giovanni Sciaccaluga (nuoto), Asia Giordano (judo non vedenti), Lorenzo Tonetto (atletica) e Amanda Embriaco (paracanoa). Movimento paralimpico ligure che guarda in avanti e lavora per avvicinare sempre più giovani allo sport.