Special Olympics. Presentati al Salone d'Onore del CONI i 115 azzurri in partenza per i Mondiali di Abu Dhabi (14-21 marzo)
Special Olympics. Presentati al Salone d'Onore del CONI i 115 azzurri in partenza per i Mondiali di Abu Dhabi (14-21 marzo)
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E' avvenuta stamani al Salone d'Onore del CONI la presentazione italiana Special Olympics, stasera in partenza per i Mondiali di Abu Dhabi (14-21 marzo). in tutto saranno 7000 gli atleti, da 170 paesi. I nostri si misureranno in 15 discipline: atletica, badminton, bocce, bowling, calcio a 5 unificato, calcio a 7 unificato, equitazione, ginnastica artistica e ritmica, golf, pallacanestro, unificata e tradizionale, pallavolo unificata, nuoto, nuoto in acque libere, tennis e tennistavolo.
Si misureranno in 17 discipline, i 115 azzurri, convocati. In tutto sono 7000 da 170 Paesi gli atleti Special Olympics coinvolti. Alla presentazione hanno preso parte, insieme al padrone di casa Giovanni Malagò, il Presidente SOI Angelo Moratti e Luca Pancalli.
"Conosco la vostra splendida realtà ormai da 37 anni - ha detto nel suo intervento Pancalli-. Ho sempre ammirato in voi la straordinaria capacità di coinvolgimento e di penetrazione sul territorio. E la bellezza delle discipline unificate, tra ragazzi con ritardo cognitivo e ragazzi normodotati, un inno alla vera inclusione. Ogni giorno, voi costruite una società dove l'azione comune, l'assist e il gioco di squadra sono al centro. Con i vostri grandi sorrisi, avete già vinto e contribuito a innescare la rivoluzione culturale del nostro Paese".
Special Olympics Italia, fondata nel 1968, è un'associazione benemerita riconosciuta dal Comitato Italiano Paralimpico "il cui obiettivo è migliorare le abitudini e lo stile di vita delle persone con disabilità intellettive". Un movimento che è parte di quella grande famiglia sportiva paralimpica italiana da sempre impegnata nella promozione dello sport per le persone disabili. Una famiglia di cui fa parte anche la FISDIR, la Federazione Italiana Sport Paralimpici degli Intellettivo Relazionali. Si tratta di due straordinarie esperienze virtuose e positive che, con approcci diversi, promuovono il diritto allo sport per le persone con disabilità intellettive.